Premio “Laudato si’. La tutela del bene comune: il lavoro”: gli assessori Venturini e De Martin sono intervenuti al Centro Candiani

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pubblico al Candiani
 

Premio “Laudato si’. La tutela del bene comune: il lavoro”: gli assessori Venturini e De Martin sono intervenuti al Centro Candiani

28/11/2019

Gli assessori comunali allo Sviluppo economico del territorio e Lavoro, Simone Venturini, e all’Ambiente e Città sostenibile, Massimiliano De Martin, sono intervenuti oggi, giovedì 28 novembre, alla mattinata formativa e terza edizione del Premio “Laudato si’. La tutela del bene comune: il lavoro”, organizzata, al Centro culturale Candiani di Mestre, dalla Rete coordinata dalla Pastorale sociale e del lavoro del Patriarcato di Venezia.

Al convegno, introdotto da don Marco De Rossi, direttore della Pastorale, hanno preso parte alcune classi di istituti scolastici secondari del veneziano, oltre che alcuni rappresentanti di istituzioni ed organizzazioni territoriali: Andrea Colla (presidente Coldiretti Venezia), Pierfrancesco Contarini (Associazione Jesolana Albergatori), Luca Zulian (presidente Gruppo Giovani Imprenditori Confcommercio Venezia), Roberto Gaudio (dirigente scolastico USR Veneto) e Francesco Antonich (vicedirettore Confcommercio Venezia) che ha moderato la tavola rotonda sul tema “I giovani e il lavoro”. Si sono inoltre tenute anche delle “prove tecniche” utili per un colloquio di lavoro e per la preparazione di un curriculum vitae (a cura dei Consulenti del Lavoro).

“Il lavoro svolto in questi anni dalla Pastorale va ben oltre il mero elenco di numeri – ha esordito l’assessore Venturini – perché ha condotto una riflessione sulle radici e il senso del lavoro, sulla necessità di avere un lavoro che permetta alla persona di realizzarsi completamente. E questo è possibile se aziende e pubblica amministrazione collaborano affinché le condizioni di impiego permettano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. E’ importante infatti trovare delle soluzioni che consentano ai giovani non solo di trovare un lavoro, ma anche che questo permetta loro di fare delle scelte di vita, avere una famiglia, una casa. Da parte dell’Amministrazione comunale c’è la ferma volontà di continuare lungo questa strada di stretta collaborazione con la Pastorale, con il coinvolgimento di tanti soggetti del territorio, perché è importante che un territorio crei occasioni di lavoro ma anche che esso sia di qualità”.

L’obiettivo del premio infatti era quello di raccogliere e premiare tesi di laurea magistrale o di master aventi per oggetto “temi legati al lavoro con particolare interesse all’area veneziana” ed offrire così un riconoscimento per quegli elaborati che hanno saputo analizzare il mondo del lavoro oggi e la sua importanza “in qualunque impostazione di ecologia integrale, che non escluda l’essere umano”, come era scritto nel bando. La proclamazione e la premiazione della tesi vincitrice di Erika Coccato dello Iuav dal titolo “Le belle scoasse, una preziosa risorsa”, ovvero un progetto di recupero e valorizzazione del cocciame di vetro artistico (a cui va una borsa di studio di mille euro), è stata fatta dall’assessore De Martin, che ha ringraziato per il loro interessante lavoro anche le studentesse “segnalate” al secondo e al terzo posto: Veronica Sartor e Angela Frezza.

“Voglio rivolgere il mio saluto al consigliere comunale Paolo Pellegrini che è deceduto questa notte – ha dichiarato De Martin – non solo alla sua figura di consigliere ma anche di imprenditore, quale titolare dell’azienda Pellegrini. Il lavoro è l’attività umana che dà dignità ad una donna e ad un uomo nel loro percorso di vita, al di là del fatto che esso sia retribuito o no: infatti, il lavoro più difficile e per il quale nessuna scuola ci prepara, è quello di genitore. Tutti gli altri mestieri invece si possono imparare secondo attitudine, capacità e con molta umiltà, perché abbiamo bisogno di donne e uomini che entrano nel mercato del lavoro in un modo nuovo. Bisogna ripartire dalla semplicità del lavoro, non dobbiamo cercare l’effimero ma ciò che dà stabilità, perché i lavori instabili generano instabilità collettiva. Per questo è fondamentale che un’impresa sia radicata nel territorio e dia stabilità ad esso”.

Venezia, 28 novembre 2019

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