La Giunta comunale ha approvato ieri a Ca’ Farsetti la delibera che prevede gli indirizzi per l’espletamento di un procedimento ad evidenza pubblica che assegni gli spazi del Conchiglia, il nido aziendale che era riservato ai figli dei dipendenti comunali.
“Nel 2018, a causa del lento e costante calo di iscrizioni, arrivate quasi zero, si è deciso di chiudere il nido aziendale La Conchiglia e di riservare, nei 27 nidi sparsi sul territorio, un analogo numero di posti ai dipendenti comunali, così da consentire di portare i bambini vicino a casa, anzichè in una struttura unica centralizzata e quindi più scomoda - commenta l'assessore Paolo Romor - Il nuovo modello ha avuto indubbio successo, tanto che tutti i 14 posti offerti sono stati richiesti".
"Ora abbiamo deciso di dare un nuovo ruolo allo spazio dell’ex nido aziendale, ubicato nel sestiere di San Marco - continua Romor - aprendolo a tutti i cittadini. Abbiamo pensato a chi abbia voglia di presentare un progetto per realizzare attività ludico-ricreative ed educative a favore dei bambini, con età da zero fino a sei anni. Saranno privilegiate le proposte che risultino innovative dal punto di vista dei contenuti, e quindi con un’attenzione all’apprendimento delle lingue straniere e dell’informatica, e sotto il profilo della flessibilità di apertura, così da venire incontro anche alle esigenze di quei genitori che necessitino di un supporto in orario serale o durante i fine settimana. Si è deciso quindi di assegnare gli spazi fin dal prossimo mese di novembre per lo svolgimento di attività promozionali e sperimentali, che consentano, nel settembre 2020, l’avvio delle attività dell’anno scolastico 2020/2021 per una base di iscritti che sia già consolidata. La concessione è prevista, dopo gara pubblica, per un periodo di tre anni e sarà indirizzata a realtà che non perseguano scopi di lucro. Si prevederà l’esenzione dal canone concessorio e dalle quote di consumo e energetico. Un progetto nato anche per fornire ai nostri concittadini un servizio nuovo che vada a dare una risposta là dove ad oggi il servizio pubblico non arrivava".
Venezia, 4 ottobre 2019
