E' stato fatto oggi il punto sulle Ipab veneziane

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Foto relatori a conferenza stampa
 

E' stato fatto oggi il punto sulle Ipab veneziane

17/12/2018

A quasi tre anni dall'insediamento degli attuali consigli di amministrazione, l'assessore comunale alla Coesione sociale, Simone Venturini, ha voluto fare il punto sullo stato di salute delle Ipab veneziane, con una conferenza stampa svoltasi oggi a Ca' Farsetti, alla quale hanno partecipato l'assessore regionale ai Servizi sociali, Manuela Lanzarin, e i presidenti dell'Ire, Luigi Polesel, dell'Istituzione veneziana Servizi alla persona, Luca Segalin, dell'Antica Scuola dei Battuti, Laura Besio, nonché dell’Uripa (Unione regionale Istituti per anziani della Regione veneta), Roberto Volpe.

“La situazione in cui versavano gli istituti pubblici di assistenza e beneficenza della città – ha spiegato l'assessore Venturini – non era splendente: soprattutto l'Ire ha dovuto, nell'ultimo decennio, vendere molto del proprio patrimonio immobiliare. Oggi invece è un ente che ha chiuso in utile ed è pronto a nuovi investimenti, come il raddoppio del Centro Servizi Contarini alla Gazzera. Abbiamo lavorato sodo, e di questo ringrazio i consiglieri di amministrazione e tutto il personale, per risanare questi enti e per rilanciarne la gestione. Questo è un esempio della politica che stiamo portando avanti per rendere più efficiente il sistema di welfare cittadino, in linea con la Regione del Veneto.

“Le Ipab a Venezia – ha continuato Venturini - sono passate da 5 a 3, grazie all'accorpamento della Colonia Alpina San Marco all'Istituzione veneziana per i Servizi sociali alla persona e dell'Opera Pia Istituti riuniti Patronato di Castello e Carlo Coletti all'Ire, con notevoli risparmi di gestione. Maggiori fusioni verranno fatte nel prossimo futuro, per arrivare ad avere un sistema più snello, con meno Ipab dal punto di vista numerico, ma Ibap più forti dal punto di vista della qualità dei servizi offerti. Abbiamo chiesto ai consigli di amministrazione di fare un grosso lavoro sul piano finanziario e i risultati, cioè i bilanci in positivo, sono stati ottenuti senza aumentare le rette e mantenendo il controllo pubblico”.

Le strategie messe in atto per ridurre i costi di gestione sono state diverse: si va dalle fusioni, che hanno permesso una riduzione dei componenti dei consigli di amministrazione (dal 2016 al 2018 si è passati da 25 a 15) e un utilizzo comune di personale dirigenziale e tecnico, alla valorizzazione del patrimonio, come ad esempio la riapertura della Scala Contarini del Bovolo, che ha registrato nell'ultimo anno 70mila visitatori e il cui ricavato è stato reinvestito in servizi, nonché del rilancio del braccio operativo unico delle Ipab Ire e Antica Scuola dei Battuti, la Fondazione Venezia Servizi alla Persona, che si occupa sia dell'assistenza socio-sanitaria, che della promozione dei beni storico-artistico delle Istituzioni.

Sono stati poi portati alcuni esempi di miglioramento dei servizi. La presidente Besio ha citato l'apertura del Centro diurno per i malati di Alzheimer nei fine settimana, grazie proprio all'impiego della Fondazione Venezia Servizi alla Persona, oltre che l'importante investimento di 5 milioni di euro per la ristrutturazione della sede in via Spalti. Il presidente Segalin ha invece parlato dell'esperienza degli orti sociali a San Basilio, aperti in collaborazione con l'Ire, che sono diventati un vero e proprio punto di riferimento sociale per gli anziani della città storica. Saranno inoltre riqualificati, con fondi Fesr, mini-appartamenti per ospitare padri separati e persone in difficoltà, nei sestieri di Castello e Cannaregio.

Il presidente Polesel ha offerto una panoramica sui numeri dei servizi alla persona offerti complessivamente dalle tre attuali Ipab: gli utenti assistiti tra centri diurni, mini alloggi, comunità alloggio e strutture per persone non autosufficienti sono 1019, mentre a livello domiciliare sono 1050, per un totale di 1056 impiegati dipendenti. Per quanto riguarda in particolare la performance dell'Ire, Polesel ha ricordato come nel 2015 l'ente presentasse una perdita pari a circa 460mila euro, mentre nel 2018 si va a confermare l'utile di oltre 360mila euro già raggiunto lo scorso anno, con una redditività del patrimonio immobiliare passata da poco meno di 7milioni di euro a 8milioni e 200mila euro.

“Questi numeri e gli esempi che avete riportato – ha commentato il presidente dell'Uripa – dimostrano che quando le amministrazioni comunali sono chiare i risultati si vedono. Se a livello regionale ancora non si è arrivati ad una riforma delle Ipab, è pur vero che è valsa la pena attendere per far tesoro delle migliori esperienze del territorio e cercare di arrivare ad avere la miglior legge del settore a livello nazionale”.

Proprio sulla riforma delle Ipab si è soffermata infine l'assessore regionale Lanzarin, per la quale la realtà veneziana rappresenta sicuramente una “best practice” a cui guardare. Gli obiettivi regionali sono il contenimento dei costi, l'aggregazione dei servizi e la creazione di centri di servizi alla persona, che siano presidi territoriali completi, in cui viene offerta l'intera filiera dell'assistenza, tendendo presente le esigenze della popolazione.

 

 

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