
Negli ultimi vent'anni la situazione è migliorata e di molto, ma mancano cinque anni all'entrata in vigore dei nuovi limiti europei sulla qualità dell’aria, e c'è ancora molto da fare, anche per le città venete.
Venezia è tornata ad ospitare il summit "Aria Pulita per il Veneto", giunto alla sua quarta edizione.
Promosso da Legambiente Veneto, in collaborazione con la Regione del Veneto e Arpav, l’evento rappresenta anno dopo anno un importante momento di riflessione e confronto sul tema della qualità dell’aria nella nostra regione.
Anche quest’anno il summit ha offerto l’occasione per analizzare i dati, le criticità e le prospettive, ma soprattutto per approfondire le politiche, le risorse e i progetti concreti messi in campo per migliorare l’aria che respiriamo, tutelando così la salute pubblica e l’ambiente.
"E' importante che il tema della qualità dell'aria venga analizzato su larga scala, su una dimensione almeno regionale, come si sta facendo oggi e con questi incontri - ha spiegato l'assessore comunale all'Ambiente Massimiliano De Martin, a margine dell'evento - Ricordiamo che il Veneto fa parte del bacino padano, proprio nell'analisi della qualità dell'aria. I dati dicono che siamo in miglioramento, ma che dobbiamo continuare ad agire: la politica comunale viaggia proprio su questa direttrice, soprattutto guardando agli investimenti del trasporto pubblico. La variante urbanistica che ha permesso a Venezia, per la prima volta in Italia, di attribuire un'area industriale alla produzione, allo stoccaggio, alla distribuzione e all'utilizzo di idrogeno, attraverso 94 autobus di trasporto, dimostra che la transizione energetica legata alla mobilità non è più un obiettivo, ma che a Venezia è già iniziata - ha continuato l'assessore - Non solo, pensiamo alle nuove piste ciclabili, all'aumento delle zone verdi. Tutti elementi che contribuiscono anch'essi, per compensazione o per mitigazione, alla qualità dell'aria".
Tra gli obiettivi, invece, che il Comune sta perseguendo, c'è ancora l'idrogeno al centro della scena, ma come modalità per il riscaldamento delle nostre abitazioni, attività quest'ultima che, ogni inverno, pesa notevolmente sulla salubrità dell'aria: "Su questo Venezia, attraverso Fondazione Venezia Capitale mondiale della sostenibilità, attraverso Eni e Snam, vede già dei progetti di sviluppo, per far arrivare l'idrogeno dentro le case in tempi rapidi" ha concluso De Martin.