Questa mattina, all’Ateneo Veneto, a Venezia, si è tenuto un convegno organizzato dall’OMCeO - Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri in collaborazione con la FNOMCeO - Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, dal titolo “Verso il Nuovo Codice di Deontologia Medica. Responsabilità Medica, Comunicazione, Disinformazione”.
Ad aprire i lavori Giovanni Leoni, presidente OMCeO Venezia e vicepresidente FNOMCeO insieme alla padrona di casa, Antonella Magaraggia, presidente dell’Ateneo Veneto. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale è invece intervenuto l’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini. “Al giorno d’oggi fare il medico significa anche fare educazione, coinvolgendo la comunità e le nuove generazioni", ha dichiarato l'assessore. "Questo diventa particolarmente rilevante quando ci si confronta con i media e si interagisce sui social. Viviamo un periodo particolare, in cui il ruolo di medico sembra aver perso la sua sacralità. Anche il paziente ormai vuole far valere la propria opinione, magari costruita su informazioni ricevute attraverso i social o da un programma televisivo. Questa perdita di sacralità, che riguarda anche altre figure professionali, è pericolosa, e può sfociare in episodi di violenza nei confronti del personale sanitario, poiché la consulenza medica viene percepita come un'opinione e non il risultato di anni di studio ed esperienza. L'altra faccia della medaglia, però, sono i numerosi medici che si sono lasciati tentare dal diventare influencer e star dei social”.
“Forse - ha aggiunto - è il momento di fare una pausa e mettere a posto i pezzi, specialmente in un'epoca in cui la comunicazione è immediata. E' cruciale rafforzare il ruolo degli ordini e dei corpi intermedi, affinché prevalgano le competenze tecniche dei professionisti. E' necessario che gli ordini professionali instaurino relazioni con il territorio e le istituzioni. L'Ordine di Venezia negli anni ha dimostrato di essere capace di svolgere efficacemente questo compito, adottando anche nuovi approcci comunicativi, uscendo dalle tradizionali aule di convegno e espandendosi nelle piazze per portare avanti campagne informative”.
Durante la mattinata si sono successivamente alternati interventi di professionisti che hanno affrontato da diverse angolazioni il tema della corretta informazione in ambito sanitario e del rapporto tra medico e paziente. Di particolare importanza la lectio magistralis sulla responsabilità medica tenuta da Patrizia Piccialli, presidente della IV Corte di Cassazione di Roma.