E' stato presentato questa mattina al Centro Candiani di Mestre il secondo volume della "Breve Antologia in Lingua Veneta" dal titolo: "All'ombra della torre di Mestre si torna a parlare Veneto perché" voluto e promosso dalla Pro Loco di Mestre in collaborazione con il Comune di Venezia.
Il libro rappresenta una raccolta antologica di favole, fole, cantilene, filastrocche e tiritere scaturite dalle molteplici koinè e variazioni della lingua veneta. Si tratta di un'opera andata in stampa in occasione della "Giornata europea delle lingue", indetta dal Consiglio d'Europa con lo scopo di richiamare l'attenzione sulla pluralità linguistica e culturale del nostro continente.
A portare i saluti dell'Amministrazione comunale c'era l'assessore alla Promozione del territorio, Paola Mar che ha sottolineato l'importanza di mantenere vive "le nostre origini, la nostra storia e quella delle tradizioni – e in questo caso le tradizioni linguistiche – che rappresentano un patrimonio importante della nostra comunità. Il dialetto, infatti, contiene in sé una profonda forza espressiva perché raccoglie e mantiene vive una pluralità di culture, di esperienze e di storia. Questo libro ci rappresenta e racchiude una notevole ricchezza linguistica che deve essere tramandata anche alle nuove generazioni affinché possa essere mantenuta viva la cultura immateriale che ci contraddistingue".
Come spiegato durante l'incontro, con la realizzazione del secondo volume si è voluto mantenere vivo il ricordo delle tradizioni venete: "La lingua veneta è il risultato di una lingua comune presente, quale uso linguistico accettato e seguito da tutta una comunità nazionale quale uso linguistico accettato e seguito da tutta una comunità nazionale - è stato detto - in questo caso il Nordest Triveneto, e su un territorio piuttosto esteso e con caratteri uniformi, in contrapposizione ai dialetti locali e alle parlate regionali, territorialmente limitati e disformi. Diventa importante sviluppare la conoscenza, lo studio e soprattutto la salvaguardia della lingua veneta che si sviluppa nell'ambito europeo attraverso le proprie koinè, con lo scopo di salvaguardare uno dei più importanti beni immateriali di un popolo".