Riflettere sul fenomeno della violenza di genere e sugli stereotipi che spesso emergono quandi si parla di femminicidi e discriminazioni legate all'orientamento sessuale. Questo è stato l'obiettivo dell'incontro dal titolo "Il contrasto alla violenza di genere: la rete dei servizi dell'Ulss 3 Serenissima", che è stato ospitato nel pomeriggio all'Ospedale dell'Angelo di Mestre, nell'Auditorium del padiglione Rama.
All'evento, inserito nel Festival delle Idee 2022, la rassegna organizzata dall'Associazione Futuro delle Idee e patrocinata dal Comune di Venezia, ha preso parte, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, la presidente del Consiglio Ermelinda Damiano. Presenti anche, per la Municipalità di Chirignago Zelarino, la vicepresidente Luisa Rampazzo e alcune consigliere.
Due le relatrici dell'incontro. Daniela Costantini, responsabile dei consultori familiari di Venezia e Mestre, ha illustrato il protocollo per il contrasto alla violenza contro le donne della Rete territoriale antiviolenza della Ulss 3 Serenissima, che coinvolge 43 soggetti istituzionali tra i quali, oltre alla stessa azienda sanitaria, i centri antiviolenza del Comune di Venezia, le forze dell'ordine, le università e gli ordini professionali.
Cristina Obber, giornalista e scrittrice che dal 2019 co-coordinatrice per l'Italia del progetto internazionale "Stand Up" contro le molestie nei luoghi pubblici ed ha anche ideato del progetto "Becoming", dedicato al mondo della scuola e in particolare a studenti e studentesse della fascia d'età compresa tra 11 e 18 anni, ha invece parlato soprattutto di quanto la narrazione dei casi di violenza contro le donne fatta dai mezzi di comunicazione sia spesso condizionata da stereotipi che influenzano la corretta percezione del fenomeno.