Continuare a supportare progetti rivolti ai bambini con disabilità, nonostante le tante restrizioni e la crisi dovuta alla pandemia da Covid-19. Proseguiranno anche nel 2021 i corsi specifici di nuoto, in attesa della riapertura al pubblico degli impianti di via Pennello a Mestre, organizzati dalla Polisportiva Terraglio con il supporto del Comune di Venezia e rivolti alle fasce più fragili della popolazione. A fare il punto sulle attività è stato l'assessore alla Coesione sociale Simone Venturini che nel pomeriggio di ieri, lunedì 15 febbraio, ha fatto visita alla società sportiva.
“Il Comune di Venezia ha ancora una volta riscontrato nella Polisportiva Terraglio un partner affidabile e prezioso, sempre attento alle necessità del segmento più fragile della popolazione - ha dichiarato Venturini - che con professionalità ed un approccio etico costantemente orientato alla presa in carico della persona, e non delle sue limitazioni, rappresenta un modello di intervento integrato di servizi".
Tutto questo, hanno fatto sapere dalla Polisportiva Terraglio, nonostante si sia appena chiuso "un 2020 nel quale la società sportiva ha potuto operare per soli sei mesi, bloccata da un lockdown pesantissimo sotto ogni punto di vista: gestionale, organizzativo, economico e finanziario, ma anche e soprattutto morale e motivazionale". “Abbiamo chiuso un anno tremendo garantendo comunque il nostro servizio - ha aggiunto il presidente Davide Giorgi - oltre ai bambini con disabilità seguiti con i progetti citati, a 415 pazienti disabili. E questo grazie alla capacità della nostra struttura e dei nostri professionisti di operare con flessibilità, competenza ed appropriatezza”.
"Ed anche per questa affinità di approccio il Comune di Venezia - ha ripreso Venturini – ha condiviso e sostenuto economicamente il progetto 'AFA Minori con disabilità' ed il progetto di attività psico-motoria 'Bimbi in acqua', che in un anno hanno visto la partecipazione complessivamente di 251 bambini con disabilità, tra i quali vanno ricordati 23 minori tesserati presso la Polisportiva Terraglio in qualità di nuotatori Special Olympics, impossibilitati a proseguire il proprio percorso di presa in carico sportiva e psico-motoria a causa del blocco delle attività natatorie imposto fin dal mese di marzo”.
Venturini e Giorgi hanno poi sottolineato come "anche e soprattutto nel delicato campo della disabilità, una solida alleanza tra il pubblico e il privato (e soprattutto privato sociale no-profit), insieme al consapevole coinvolgimento delle famiglie, può garantire continuità nell’erogazione di prestazioni fondamentali. L’unica risposta sociale e sanitaria possibile ad una crisi senza precedenti e, auspicabilmente, anche il punto di partenza di una nuova e più efficiente architettura complessiva del sistema”, hanno conluso.