L’assessore comunale all'Urbanistica e all'Ambiente, Massimiliano De Martin, è intervenuto questa mattina al convegno “Scenari strategici in Veneto. Investimenti pubblici e privati 2002-2019” nell’aula magna dello Iuav ai Tolentini. Per il Comune di Venezia era presente inoltre il direttore della Direzione Sviluppo del Territorio e Città Sostenibile, Danilo Gerotto.
Le trasformazioni che stanno interessando l’economia e la società – hanno spiegato gli organizzatori – stanno producendo una selezione territoriale basata sulla capacità dei territori di comprendere i temi della nuova competizione e di avviare programmi, progetti e trasformazioni concreti in grado di reggere la partita competitiva. Una partita che si gioca su nuovi ingredienti quali digitalizzazione e ICT, sostenibilità, globalizzazione, finanziarizzazione, iper-terziarizzazione. Inoltre il rettore dello Iuav, Alberto Ferlenga, ha sottolineato la stretta collaborazione che, in questi ultimi anni, si è creata tra Università, Enti territoriali e aziende: “Un dialogo e uno scambio di competenze – ha precisato – necessario ma che in passato non c’era”.
Anche l’assessore De Martin ha messo l’accento sul superamento di questa reciproca diffidenza a vantaggio della crescita del territorio: “La reputazione di immagine territoriale è fondamentale per attrarre investimenti – ha dichiarato – e per diffondere questo senso positivo, per trasmettere questa percezione, che era venuta meno, c’è molto lavoro da fare: la fiducia si crea con azioni concrete. Un aspetto fondamentale poi è quello della sostenibilità ambientale, dal quale non si può prescindere. Nel nuovo regolamento edilizio, ad esempio, abbiamo deciso che i nuovi fabbricati in terraferma debbano essere solo in classe A, mentre il regolamento nazionale dice che è sufficiente la classe B. Inoltre riteniamo che, quando si progetta un edificio, sia necessario pensarlo nel contesto nel quale è inserito e quindi valutarne anche la ricaduta ambientale sul territorio”.
Infine, un aspetto che emerge dall’analisi delle aree che meglio reggono la competizione è l’avvio di processi di rigenerazione e trasformazione urbana basati su forme complesse e integrate di investimenti pubblici e privati. In sostanza una parte importante dello scenario di sviluppo presuppone nuove politiche e nuovi interventi, nuovi paradigmi di trasformazione territoriale, da attuare con forme integrate di investimenti pubblici e privati, che toccano tutti i campi della trasformazione del territorio: infrastrutture di trasporto, energia, illuminazione pubblica, aree produttive, servizi, interventi di rigenerazione urbana.