XXX Stagione di musica sinfonica e da camera di Mestre
Ritorna La Fenice al Teatro Toniolo.
Bilancio di una stagione in netta crescita
Mentre si attende, al Teatro Toniolo per sabato 18 giugno ore 21.00 grande ritorno dell'Orchestra del Teatro La Fenice, diretta da John Axelrod, con un concerto, che sulle ali di Ann der schoenen blauen Donau Johann Strauss,concluderà la Stagione di musica sinfonica e da camera di Mestre, gli Amici della Musica di Mestre e il Comune di Venezia, Cultura e Spettacolo, che organizzano da trent'anni la manifestazione, fanno il punto su una stagione che sta rivelando una sorprendente vitalità.
Un programma estremamente diversificato, con i grandi nomi del concertismo internazionale, rstimolanti, giovanissime promesse, concerti partecipati che hanno coinvolto attivamente studenti e cittadini di tutte le età, ha prodotto un crescendo di partecipazione, che si è evidenziato particolarmente negli ultimi due concerti di aprile: il debutto della GOM Giovane Orchestra Metropolitana e il progetto La città che canta.
I segnali positivi erano apparsi fin dal concerto inaugurale con l'esibizione dell'Orchestra Senzaspine, che dopo aver coinvolto gli studenti della provincia nella scelta del programma musicale, si è presentata con uno strepitoso solista, il sedicenne violoncellista norvegese Jonathan Roozeman, rivelazione del Concorso Tchaikovsky di Mosca.
E poi altri giovani: la violinista Francesca Dego, il pianista canadese Jan Lisiecki, la coreana Chloe Mun, fresca vincitrice del Premio Busoni a Bolzano, la dodicenne giapponese Shio Okui, sostenuta dalla Fondazione Vladimir Spivakov di Mosca.
Per celebrare i trent'anni di attività, si sono rivisti gli esilaranti Igudesman & Joo, il duo Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, il quartetto Carmignola Rossi Brunello Lucchesini, quattro grandi solisti, ma soprattutto grandi amici della stagione mestrina.
I dati, infine, parlano chiaro. Fermo restando il consistente nucleo degli abbonati, il numero dei biglietti venduti è più che raddoppiato anche grazie al progetto GOM con il laboratorio musicale organizzato al teatro Momo, iniziativa che ha coinvolto gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori, portando nuovo pubblico anche ai concerti serali per un totale di oltre 6.000 spettatori, con una media che supera le 460 presenze per concerto.
Per una stagione di musica da camera è un risultato davvero sorprendente! Evidentemente la diversificazione dell'offerta ha portato al Toniolo nuovo pubblico. Non solo gli appassionati melomani, ma anche i giovani, gli studenti, i dilettanti della musica, i curiosi.
E per questo bisogna ringraziare il direttore artistico Mario Brunello, personaggio schivo, ma di profonda cultura, grande musicista conosciuto e amato negli ambienti internazionali, originale, fuori dagli schemi abituali, in un mondo che troppo spesso è legato a una ritualità convenzionale.