Il delegato Battistella alla conferenza annuale delle Major cities of Europe

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Major cities Zagabria 2017
 

Il delegato Battistella alla conferenza annuale delle Major cities of Europe

15/06/2017

Il consigliere comunale delegato all’Innovazione e Smart city, Luca Battistella, è intervenuto nei giorni scorsi alla conferenza annuale delle Major cities of Europe, che si è tenuta a Zagabria dal 12 al 14 giugno, insieme al direttore generale di Venis spa, Alessandra Poggiani. All’incontro internazionale hanno partecipato i rappresentanti di alcune delle maggiori città italiane, tra cui Firenze, Prato, Trieste e Venezia, focalizzando i lavori sulle prospettive future del digitale e su come le città potranno far fronte ai nuovi bisogni di cittadini.

“Intendo la città come una piattaforma, dove si sviluppano le molteplici attività della vita quotidiana – ha sottolineato il delegato Battistella nel suo intervento – le conversazioni tra le persone, le relazioni tra le imprese, le istituzioni che devono governare la convivenza, le organizzazioni della formazione, della ricerca, della sanità e dell'uso dell'energia. Se la piattaforma è aperta, se gli elementi sono connessi e in rete, se le informazioni sono disponibili e fluide, se la tecnologia è aggiornata ed efficiente, iniziative e innovazione sono favorite e hanno la possibilità di moltiplicarsi all'infinito.

Reputo che creare e definire sempre più piattaforme, faciliti il compito degli innovatori, renda la città più attrattiva, diffondendo la propria immagine in modo chiaro, smaterializzando di concerto quella gerarchia tra centro-periferia, offrendo le giuste opportunità a più generazioni contestualmente e senza confini. L'intreccio tra storia, geografia e innovazione è l'unica chiave interpretativa della smart city, quella chiave interpretativa che definisco la ‘città circolare’ e in rete, nelle cinque declinazioni immaginate per la piattaforma della Città Metropolitana di Venezia: velocità delle trasformazioni, fluidità delle informazioni, mobilità delle persone, cultura della convivenza, partecipazione alle decisioni.

Una città-piattaforma deve contare sulla disponibilità e fluidità dei dati aperti, sulla personalizzazione dei servizi, sull’integrazione della connessione tra persone ed oggetti. La città intelligente e la piattaforma su cui si basa, non deve essere una mera erogazione di servizi, ma una struttura circolare e abilitante per la generazione privata, associativa e pubblica, senza limiti e confini generazionali. Per questo la città intelligente ha bisogno di un intelligente senso di cittadinanza che motivi la collaborazione e la fiducia, anche nella prospettiva costruttiva della Città Metropolitana, vera nuova sfida innovativa e propulsiva. E' un processo infinito, ma urgente”.

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