
Studenti, atleti e cittadini: sono le ragazze e i ragazzi che frequentano le università di Venezia, che fanno parte delle squadre sportive firmate Cus e che vivono la città ogni giorno. A loro, e per allargare la "grande famiglia", sono dedicati gli University Open Sport Days.
Questa mattina a Ca' Farsetti è stata presentata la nuova edizione dell'iniziativa, nata dalla collaborazione tra il Comune e Cus Venezia, insieme alle Università Ca' Foscari, Iuav, Accademia di Belle Arti e Conservatorio musicale Benedetto Marcello. Enti e istituzioni scendono in campo ed entrano in palestra con un programma di sette appuntamenti che vogliono avvicinare allo sport studenti, professori, ma anche cittadini, spaziando tra le tante sedi universitarie, tra isola e terraferma, tra sport praticato e quello raccontato.
Tra gli appuntamenti segnalati, infatti, ci sono l'incontro con il presidente dell'Imoco volley Piero Garbellotto, giovedì 2 settembre, chiamato per raccontare un sogno fra amici, tramutato in una delle società sportive più blasonate del mondo. O ancora, lunedì 13 ottobre l'allenamento per le calli raccogliendo rifiuti, il plogging: con gli studenti anche i cestisti della Reyer Venezia, che hanno aderito al progetto della Lega basket europea One team, per le attività sociali. Per martedì 14 ottobre invece è atteso il direttore dell'atletica italiana Antonio La Torre, in occasione della presentazione del libro Prima di vincere, di Andrea Schiavon: il racconto del cambiamento e della trasformazione dell'atletica leggera italiana.
"E' un programma che cresce e continua a coinvolgere tutto il territorio; attraverso lo sport gli studenti si integrano nella città, la vivono appieno e sono sempre più cittadini - ha detto il vicesindaco e assessore allo Sport Andrea Tomaello durante la conferenza stampa - Le diverse attività sono diffuse tra i vari Campus, in centro storico, a San Giuliano o in via Torino. Ci sono appuntamenti per praticare lo sport, altri per raccontarlo".
"E' stata un'intuizione felice quella di qualche anno fa, considerato il sempre crescente successo dell'iniziativa - ha aggiunto l'assessore ai Rapporti con l'Università Paola Mar - E' un laboratorio che di anno in anno si fa più interessante e che avvicina le persone: lo sport è del resto un linguaggio universale. Ed è sport a 360 gradi, perché oltre allo sport praticato e raccontato c'è anche lo sport come attività - benessere: si faranno pure meditazione, arteterapia, coro inclusivo, check up emotivi".
"Sono attività pensate per la conoscenza, l’approfondimento e la divulgazione della pratica sportiva nella Città di Venezia - ha detto il presidente del Centro Universitario Sportivo Massimo Zanotto - Il programma della manifestazione ha come obiettivo quello di rinsaldare il legame tra gli studenti e la città, e siamo felici di poterlo fare grazie alla consolidata collaborazione con il Comune di Venezia e le università".