
AVM/Actv comunica l'adesione di alcune sigle sindacali allo sciopero nazionale previsto per lunedì 22 settembre 2025.
Lo sciopero avrà durata di 24 ore e potrà interessare il personale Actv dei servizi di trasporto di navigazione, tranviario e automobilistico, il personale AVM dei parcheggi in struttura e people mover, il personale VeLa della rete vendita Venezia Unica, nonché i servizi ausiliari e di supporto gestiti dalle tre società.
Nel servizio navigazione verranno garantiti i servizi minimi di collegamento e alcune corse di nave traghetto (linea 17) per fasce orarie e riservate ai possessori di tessera IMOB su prenotazione obbligatoria.
Nel servizio automobilistico e tranviario verranno garantite tutte le corse in partenza dal capolinea a partire dalle ore 06:00 e fino alle ore 08:59 e a partire dalle ore 16:30 fino alle ore 19:29, non potranno dunque essere garantite le corse di rientro a fine mattinata dagli Istituti Secondari Superiori del territorio.
Il servizio People Mover di collegamento tra Tronchetto-Stazione Marittima-P.le Roma verrà garantito a fasce orarie.
Per i parcheggi in struttura gestiti da AVM (Autorimessa Comunale, Park Sant’Andrea, Park Costa e Park Candiani) vengono garantiti gli ingressi e le uscite di abbonati, titolari di tagliandi disabili e prenotati, ove presenti.
Per la rete vendita Venezia Unica, si ricordano i canali alternativi per l’emissione della tessera Venezia Unica in formato virtuale da utilizzare solo su smartphone tramite AVM Venezia Official App, l’acquisto dei titoli di viaggio tramite canale di pagamento contactless Tap to pay, le applicazioni mobile, il servizio Chat&Go, le emettitrici automatiche, i rivenditori autorizzati e il portale www.veneziaunica.it.
Eventuali servizi aggiuntivi potranno essere predisposti in base all’effettiva adesione da parte del personale in servizio. Per maggiori informazioni e aggiornamenti consultare nei prossimi giorni i siti www.actv.it e www.avmspa.it, i canali social istituzionali @muoversivenezia e il call center Dime 041 041.
Come da normativa si riportano di seguito le motivazioni dello sciopero generale nazionale e le percentuali di adesione in occasione dell’ultima astensione proclamata dalle medesime sigle sindacali:
- contro il Genocidio in Palestina, la fornitura di armi ad Israele e l’assenza di un intervento concreto per dissociarsi dagli orribili crimini perpetrati dal Governo di Israele– per il sostegno incondizionato alla missione della Global Sumud Flotilla e la tutela dei volontari impegnati a portare aiuti al Popolo Palestinese. Per le sanzioni a Israele e la rottura delle relazioni diplomatiche e commerciali con Israele;
- contro la guerra, l’economia di guerra e l’aumento delle spese militari, in aggiunta ai 40 MLD di euro già previsti per il triennio in corso – per la pace anche nel conflitto Russia-Ucraina e gli investimenti su sanità, scuola, trasporti, welfare il cui peggioramento approfondisce le disuguaglianze e la povertà esistenti;
- contro lo sfruttamento sul lavoro, la precarietà ed il mancato adeguamento delle retribuzioni dei lavoratori del settore pubblico e del settore privato. per forti aumenti dei salari e delle pensioni. per l’approvazione di una misura di salario minimo non inferiore a 12 euro l’ora e per la reintroduzione di un meccanismo automatico di adeguamento delle retribuzioni all’andamento del costo della vita;
- contro l’assenza di politiche sociali a cominciare dall’emergenza abitativa e la mancanza di piani di sviluppo dell’edilizia popolare, per una seria riforma degli ammortizzatori sociali;
- contro l’assenza di politiche industriali capaci di affrontare le transizioni in corso e di superare la fase di forte conflittualità, innescando un processo di ulteriore deindustrializzazione e sfruttamento delle classi popolari e dei lavoratori;
- contro le morti sul lavoro - per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
L’ultima astensione di 24 ore proclamata dalle medesime sigle sindacali il giorno 20 giugno 2025 ha registrato le seguenti percentuali di adesione:
- settore automobilistico: 60,80%
- settore navigazione: 70,65%