4 Passi 2025 - Radici in movimento al Candiani

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4 Passi 2025 - Radici in movimento al Candiani

28/05/2025

La IV edizione di 4 Passi,  rassegna culturale organizzata da alcune operatrici volontarie del Servizio Civile del Comune di Venezia e dal Centro Candiani, si terrà in quattro mercoledì dal 28 maggio al 18 giugno, quest'anno il focus è Connessioni, Rigenerazioni e Futurità.

Il primo appuntamento, mercoledì 28 maggio alle ore 18.00, mette al centro i giovani e il loro futuro. Un’occasione per riflettere insieme sulle sfide del lavoro in Italia: precarietà, contratti instabili, scarse opportunità e la scelta che molti compiono di andare all’estero in cerca di condizioni migliori. Ci sarà uno specifico focus su Venezia–Mestre, per comprendere più da vicino le difficoltà e le possibilità che il territorio offre alle nuove generazioni. Attraverso testimonianze e confronto, costruiremo insieme una visione diversa, che riconosca il valore e le potenzialità dei giovani. La serata verrà presentata dallo stand- up comedian Nicolò Falcone e si aprirà con l’intervento del dott. Enrico Di Pasquale, della Fondazione Leone Moressa, che darà una panoramica sui dati e fatti concreti riguardanti la situazione occupazionale del territorio. A seguire ci sarà il contributo del dott. Simone Panizzuti, psicologo del lavoro, che darà uno sguardo su quella che è la componente psicologica del tema affrontato. Un’occasione per capire meglio la realtà del lavoro oggi e per discutere insieme di soluzioni possibili. L’obiettivo è creare uno spazio di confronto utile, concreto e aperto a tutti.

Il secondo incontro, mercoledì 4 giugno alle ore 18.00, sarà dedicato a una riflessione sui modelli attuali di vita, produzione e consumo. Verranno approfonditi i temi dell’autoproduzione e dell’attivismo come strumenti utili per affrontare la crisi ambientale e sociale, a partire da scelte quotidiane e consapevoli. Attraverso esempi legati alla cura del territorio, all’autosufficienza, al fare manuale e alla condivisione delle conoscenze, si cercherà di comprendere come anche azioni semplici possano contribuire a cambiamenti significativi. Sarà proposto un focus sul concetto di Decrescita Felice, che si pone come alternativa ai modelli fondati su sprechi e consumismo, promuovendo invece stili di vita sostenibili, responsabili e solidali. Il Movimento per la Decrescita Felice propone un modello economico e sociale alternativo a quello capitalistico, basato su scelte più sostenibili e a basso impatto ambientale. Ridurre la produzione non viene inteso come una rinuncia al benessere, ma come una sua rielaborazione in chiave più equa e rispettosa dell’ambiente. Saranno inoltre trattati temi legati alla solidarietà, all’impiego di tecnologie appropriate e a una nuova visione del lavoro, nell’ottica di un futuro più sostenibile e inclusivo

La terza serata, mercoledì 11 giugno alle ore 18.00, sarà dedicata alla sostenibilità sociale e al potere trasformativo del lavoro. Attraverso le esperienze di realtà attive nel territorio veneziano – come Granello di Senape e Bancolotto – scopriremo come il lavoro artigianale, dentro e fuori il carcere, possa diventare uno strumento concreto di inclusione, dignità e rinascita. Queste cooperative dimostrano che produrre in modo sostenibile non significa solo rispettare l’ambiente, ma anche valorizzare le persone, offrendo percorsi di formazione e reinserimento a chi ha vissuto situazioni di marginalità. Un’occasione per ascoltare storie, immaginare alternative e riflettere su un carcere più giusto e umano attraverso la lettura delle testimonianze dei detenuti raccolte dal giornalista Massimiliano Cortivo. Una serata per parlare di diritti, giustizia sociale e nuove possibilità, in cui il lavoro diventa occasione di riscatto e la società civile protagonista del cambiamento.

La rassegna si concluderà mercoledì 18 giugno alle ore 18.00 con un evento dedicato alla moda sostenibile, un settore creativo che, tuttavia, è spesso associato a un impatto ambientale rilevante. Chiara Miotti, esperta di Knitwear, offrirà una panoramica sull’impatto ambientale della produzione di abbigliamento, evidenziando criticità del sistema attuale. L'iniziativa proporrà spunti di riflessione su come il mondo della moda possa evolvere verso modelli più consapevoli, grazie a scelte di consumo responsabile e all’adozione di pratiche alternative, come il second-hand e il vintage. A portare esempi concreti saranno gli artigiani veneziani Shanti Ganesha e Demis Marin, che condivideranno le proprie esperienze e visioni legate a una moda etica e sostenibile. La serata si concluderà con uno swap party, un momento di scambio di abiti tra partecipanti per promuovere il riutilizzo e incoraggiare un approccio più circolare al consumo di moda.

Tutti gli appuntamenti si svolgono al Centro Candiani a ingresso libero.

Per informazioni: www.culturavenezia.it

 

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