Violenza di genere, come riconoscerla e intervenire: al via un corso di formazione del CAV ai dipendenti Inps

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Guida di vicinato
 

Violenza di genere, come riconoscerla e intervenire: al via un corso di formazione del CAV ai dipendenti Inps

12/09/2024

Di nuovo sui banchi, per un corso di sensibilizzazione sul fenomeno della violenza di genere. 

Un percorso condotto dalle operatrici del Centro Antiviolenza del Comune di Venezia e rivolto al personale dell'Inps provinciale. 
All’apertura erano presenti Vincenzo Petrosino, direttore provinciale Inps Venezia, Danilo Corrà, direttore dell’Area Coesione Sociale del Comune di Venezia, insieme alla responsabile del Servizio Protezione Sociale e Centro Antiviolenza, Paola Nicoletta Scarpa, e le operatrici del Centro, Marta Anselmi e Giulia Cavalletto.

Si tratta di incontri laboratoriali e interattivi di due ore ciascuno ai quali parteciperanno 83 dipendenti Inps che lavorano anche agli sportelli della provincia di Venezia, divisi in quattro gruppi e che verranno realizzati nei pomeriggi dell'11, 17, 23 e 24 settembre, nella sede previdenziale di Dorsoduro. E’ previsto inoltre un incontro online il 30 settembre, dedicato al personale Inps di back- office (complessivamente, circa 200 dipendenti).

Gli incontri laboratoriali hanno l'obiettivo di approfondire, con gli operatori e le operatrici Inps, il fenomeno della violenza di genere, partendo dall'idea che ognuno può essere d'aiuto a una donna che sta vivendo una situazione di violenza. 

Nel laboratorio, le operatrici del Centro propongono al personale approfondimenti sul tema della violenza, con informazioni utili e concrete che possano aiutare a riconoscere eventuali campanelli d'allarme e situazioni di rischio, nonché informazioni sull'organizzazione e il modo per entrare in contatto con i Centri Antiviolenza.

Il percorso discende dal "Progetto Inps per tutti – Linea d'azione a favore delle donne vittime di violenza. Accordo e procedure operative, tra il Comune di Venezia e la Direzione provinciale Inps di Venezia, per favorire l’accesso delle donne vittime di violenza seguite dal Centro Antiviolenza del Comune di Venezia ai servizi Inps", che il Comune ha approvato con Delibera di Giunta n.89 del 21 maggio 2024.

"Con la consolidata e proficua collaborazione con l'Ente previdenziale, il Comune di Venezia prosegue nell’opera di contrasto alle violenze di genere grazie al costante, professionale impegno assicurato dalle operatrici del Centro Antiviolenza - evidenzia l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini - puntando in questo caso alla formazione e quindi alla prevenzione dei fenomeni patologici; si tratta di uno dei tanti filoni di attività  promossi dall’Amministrazione comunale per la piena funzionalità del Centro, che quest’anno festeggia peraltro i 30 anni dalla sua istituzione".

"L’accordo sottoscritto con il Comune di Venezia si inserisce in una più ampia iniziativa, avviata dalla direzione regionale Inps Veneto, che ha l’obiettivo di fare rete con i Centri Antiviolenza presenti sul territorio e mantenere alta l’attenzione e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul fenomeno della violenza di genere - spiega il direttore provinciale Inps - Per la donna uscire dalla condizione di violenza o soggezione è il passo più difficile, per compiere il quale il Legislatore, nel corso degli ultimi anni, ha introdotto anche forme di supporto economico, come il reddito di libertà, finalizzate a garantire un’autonomia lavorativa ed economica delle donne vittime di violenza, anche al fine di supportarne il percorso di emancipazione e favorire la denuncia di forme di violenza che, altrimenti, rischierebbero di restare nascoste e non denunciate. 
Anche nella quotidianità dei rapporti con l’utenza da parte del personale Inps, in alcuni casi, ci può essere l’occasione per intercettare situazioni o episodi di violenza di genere non ancora emersi e che, se portati tempestivamente all’attenzione degli Enti competenti, possono essere determinanti nel prevenire conseguenze ancora più gravi".

"Inps Veneto ha deciso di fare rete contro la violenza di genere e contro la violenza sulle donne - afferma Filippo Pagano, direttore regionale dell'Ente - Ci sono momenti nei quali è richiesta una particolare responsabilità nei comportamenti quotidiani, nelle azioni e negli esempi che, con il nostro agire, spesso fatto di dettagli, contribuiscono a qualificare chi siamo e cosa vogliamo.
Chi svolge una funzione pubblica ha una doppia responsabilità. Di condanna e di (in)formazione. Senza alcuna reticenza, rispetto a comportamenti, pensieri e azioni, che contribuiscono, anche solo indirettamente, in maniera inaccettabile a confermare una realtà in cui la violenza sulle donne è un contatore che si alimenta di giorno in giorno, ogni mese, ogni anno, inesorabile".

Alcuni numeri del Veneto possono aiutarci a comprendere quanto sia indispensabile fare rete, fare cultura, fare formazione. 
• Le nuove assunzioni femminili sono caratterizzate da contratti a tempo determinato, stagionali o intermittenti.
• Il tasso di disoccupazione femminile in Veneto nella fascia di età 25/49 anni è quasi il doppio di quello maschile.
• Il reddito settimanale medio delle donne in Veneto è circa il 30% in meno di quello degli uomini. Per le donne under 30 anni la differenza è di quasi il 40%.
• I rapporti di lavoro part-time in essere in Veneto, che quindi garantiranno pensioni con importo più basso, sono quasi il 22% per le donne a fronte di un circa 15% degli uomini.
• Le pensioni delle donne (FPLD) in Veneto hanno un importo medio della metà rispetto a quello degli uomini.

Il primo passo è creare le condizioni per una parità di genere che passa attraverso una parità retributiva e di reddito.

In allegato la Guida al vicinato

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