
In seno ad Arteven una scelta all’insegna della continuità: è infatti Giancarlo Marinelli, già direttore artistico del circuito teatrale dal 2020, il nuovo direttore generale al posto di Pierluca Donin, mancato improvvisamente alcune settimane fa.
Il nuovo direttore generale è stato presentato questa mattina, con una conferenza stampa tenutasi al Foyer del teatro Toniolo di Mestre, a cui hanno preso parte, con lo stesso Marinelli, il presidente di Arteven, Massimo Zuin, l’assessore comunale alla Coesione sociale, Simone Venturini, e, per la Regione Veneto, l’assessore all’Istruzione, Elena Donazzan e la presidente della Commissione Cultura, Francesca Scarpa.
“Non posso che augurare un grande ‘in bocca al lupo’ - ha sottolineato Venturini nel suo intervento di saluto – a Marinelli, che, ne sono sicuro, riuscirà ad ottenere gli stessi brillanti risultati conseguiti in questi suoi anni nella veste di direttore artistico e che saprà ulteriormente consolidare il rapporto, davvero fecondo, che il nostro Comune ha instaurato ormai da lungo tempo con Arteven.
E’ grazie anche ad essa, che il nostro Settore Cultura, è cresciuto in questi anni così tanto. E oltre che sulla qualità degli spettacoli che vengono offerti, stiamo lavorando alacremente nel migliorare, e aumentare, gli spazi che li ospitano: penso alla ristrutturazione del teatro Goldoni, a Venezia, e di quello del Parco, a Mestre, nonché ad altri luoghi che diventeranno presto ‘luoghi di cultura’, come l’ex scuola elementare ‘De Amicis’ o l’ex Emeroteca di piazza Ferretto.”
“Ricevo con orgoglio, ma anche con con un po’ di paura – ha spiegato Marinelli – questo incarico, ricoperto per tanti anni, con impareggiabile bravura e competenza, da Donin.
Il mio programma di lavoro prevede tre linee generali d’azione. La prima sarà quella di preservare il patrimonio artistico e professionale all’interno di Arteven, e se possibile di valorizzarlo ulteriormente; la seconda di continuare a sviluppare la collaborazione con tutti gli oltre 90 teatri del Veneto con cui lavoriamo, sapendo l’unicità che ognuno di loro rappresenta; la terza di provare a portare sempre più il teatro… al di fuori del teatro, nelle piazze, nei bellissimi luoghi e paesaggi del Veneto, che rappresentano già di per sé i palcoscenici più belli.
Stiamo inoltre lavorando su un grande progetto a respiro europeo che spero possa andare in porto già nelle prossime settimane.”