Al via “Teatro in Chiostro… ti racconta”, la rassegna teatrale che anima gli spazi dell’ex convento dei Santi Cosma e Damiano alla Giudecca

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Un'attrice e un attore, entrambi in abiti settecenteschi, recitano su un prato
 

Al via “Teatro in Chiostro… ti racconta”, la rassegna teatrale che anima gli spazi dell’ex convento dei Santi Cosma e Damiano alla Giudecca

28/08/2023

Torna “Teatro in chiostro… ti racconta”, la rassegna teatrale che si svolge negli spazi del giardino e del chiostro dell’ex convento dei Santi Cosma e Damiano nell’isola della Giudecca, a Venezia. In questa seconda edizione, curata dall’Associazione Pantakin, realizzata in collaborazione con CTR Venezia e inserita nel palinsesto de “Le Città in Festa”, la direzione artistica è affidata ancora a Emanuele Pasqualini. 

La manifestazione prevede la rappresentazione di sei diverse opere teatrali tra il 29 agosto e il 3 settembre. La programmazione pone l’accento sul teatro di narrazione. Un viaggio fatto, appunto, di narrazioni, letture e musica, che a partire dal Ruzzante di Aristide Genovese si allarga poi con la Compagnia Fossa – D’este alle Storie a Cicheti del nostro territorio, all’umorismo letterario di autori come Stefano Benni con “RIDIng che ti passa”, dal mito di Pandora e da quello della Mela d'oro raccontate con ironia da Anna Zago, fino ad arrivare alle trame d’amore e di astuzie delle commedia con “Il Favoloso Goldoni” per poi atterrare grazie a Lucas Joaquin da Tos e Matteo Campagnol in un America latina lontana dalle grandi città, dove il protagonista del racconto si ritrova catapultato in una città abbandonata a se stessa, dove gli abitanti, figure grottesche di un' Argentina dimenticata, raccontano la loro vita e le loro speranze permettendoci così di "spiare" una vita e un tempo lontano.

Gli spettacoli avranno inizio alle ore 18.30 e alle 21.00, come da programma allegato. L’ingresso prevede un biglietto di 10 euro per gli adulti e di 5 euro per i ragazzi fino a 14 anni. Per informazioni e prenotazioni chiamare o scrivere al numero 3483212283.

Si comincia martedì 29 agosto con due pièce. Alle 18.30 va in scena “Ruzante. Te lo dico!”, una produzione Theama Teatro, mentre alle 21 c’è “Riding che ti passa”, prodotta da Pantakin Commedia.

“Ruzante. Te lo dico!” - Il 15 agosto 1521, Angelo  Beolco  detto Ruzante  si  reca con Alvise Cornaro, suo mecenate e datore di lavoro, presso il Barco di Altivole, ex residenza di Caterina Cornaro -ultima regina di Cipro-, per un grande ricevimento. È  l’occasione che Ruzante aspetta per pronunciare una mirabile orazione, chiamata poi Prima Orazione, che negli anni, alla  prova scenica si è rivelata un magistrale monologo teatrale. Nell’Orazione Ruzante descrive le bellezze del contado pavano – i possedimenti del vescovado –, ne esalta la lingua e le bellezze femminili e, con iperboli ardite, richiede in modo alquanto rivoluzionario per l’epoca il mutamento delle leggi canoniche che regolano la vita dei contadini. Il cinquecentenario di questa orazione civile,è stata l’occasione per riproporla con una visione moderna, quasi contemporanea, attraverso un linguaggio addolcito rispetto alla stesura originale e con il contributo sulla scena di una voce accademica che in sinergia rappresentativa con l’attore sul palco, riporta una serie di precisazioni e curiosità sull’orazione, per ricontestualizzarne la forza evocatrice civile e teatrale. 

“Riding che ti passa” - Riding che ti passa è uno spettacolo dedicato agli scrittori con uno spiccato senso dell’umorismo. Per realizzarlo si è partiti dalla definizione stessa di umorismo ovvero la capacità di rilevare e rappresentare il ridicolo delle cose, in quanto non implichi una posizione ostile o puramente divertita, ma l'intervento di un'intelligenza arguta e pensosa e di una profonda e spesso indulgente simpatia umana.
Con questa bussola gli autori hanno provato ad orientarsi nel mare magnum della letteratura andando a definire poco alla volta una loro speciale lista di categorie di umorismo. Hanno così individuato l’umorismo splatter e quello educativo, l’umorismo magico e quello animalesco, quello classico delle battute celebri all’umorismo involontario, all’umorismo di stampo umanistico, quello sportivo e quello documentaristico senza dimenticare l’umorismo alcolico, adolescenziale e ribelle. Una carrellata di brani letti, recitati e cantati, nella quale, guidati dalle scelte del pubblico, andranno a comporre ogni volta una diversa scaletta ed una nuova drammaturgia, passando dalla parola scritta al gioco di improvvisazione con il pubblico.

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