Le Città d'Italia a confronto sull'emergenza casa. L'occasione è il dibattito "Dialoghi sull'abitare" organizzato dal Comune di Napoli e promosso dall'Anci, una tavola rotonda che questo pomeriggio ha visto numerosi amministratori dei capoluoghi italiani confrontarsi su quali soluzioni adottare per far fronte all'emergenza abitativa.
Sul tema è intervenuto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro evidenziando alcune priorità. La prima il recupero delle case disabitate, quelle non messe a reddito o sul mercato: "Il problema non è l'assenza di case a disposizione, ma capire come sostenere i proprietari, soprattutto in vista delle nuove disposizioni annunciate dall'Europa per l'adeguamento e l'ammodernamento degli stabili. Su questo punto credo sia utile che l'Anci apra un dossier per fare chiarezza e dare informazioni utili e precise anche ai sindaci".
Il secondo aspetto affrontato da Brugnaro si inserisce nell'ambito normativo e sulla tutela della proprietà privata. "Manca una normativa che assicuri la certezza del diritto - le parole di Brugnaro - Sono numerosi i casi nei quali i proprietari fanno fatica a riottenere la casa a seguito di reiterate morosità, o ancora peggio di occupazioni. Ecco perché in molti casi si preferisce lasciare la casa inabitata, oppure affittarla a studenti o turisti, che ne fanno un uso già definito nel tempo. Su questo aspetto bisogna interpellare il Parlamento e chiedere soluzioni immediate: deve essere garantita la certezza del diritto sulla proprietà privata".
L'ultimo aspetto riguarda l'assistenza abitativa e la proposta del primo cittadino viaggia su due binari: "Da una parte dobbiamo essere in grado di garantire un'assistenza immediata a chi, per diversi motivi, si trova all'improvviso senza una soluzione abitativa. In questo caso penso a un supporto rapido, sulla formula del 'residence', che aiuti la persona a reinserirsi prima possibile nel mercato del lavoro, anche grazie all'aiuto di enti di formazione e istituzioni. L'altro fronte riguarda il sostegno alle persone in difficoltà e quindi l'assegnazione di abitazioni di edilizia pubblica, attraverso bandi pubblici sui quali come Comune, negli ultimi anni, abbiamo investito molte risorse economiche. Importanti risorse le stiamo investendo anche per la riqualificazione del patrimonio pubblico, ricorrendo in particolare al cosiddetto "bonus 110".