Tumore al seno e dragon boat. A Venezia la riabilitazione passa dalla pagaia

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Dragon boat
 

Tumore al seno e dragon boat. A Venezia la riabilitazione passa dalla pagaia

18/10/2022

Ottobre rosa è la campagna per sensibilizzare le donne sull'importanza della diagnosi precoce e della prevenzione in caso di tumore al seno, realizzata a Venezia su impulso della Presidenza del Consiglio comunale. In città tuttavia negli ultimi anni è sbarcata una buona pratica anche per le donne che invece hanno già affrontato un intervento e, si spera, sconfitto una neoplasia mammaria. È il dragon boat, disciplina sportiva di origine orientale.

È un tipo di voga praticata su imbarcazioni chiamate così perché dotate di testa e coda a forma di drago. È nata in Canada negli anni '90 dalle teorie del fisiatra canadese Donald C. McKenzie. A Vancouver infatti fu realizzato il primo progetto pilota dedicato alle pazienti oncologiche, facendo allenare in dragon boat un gruppo di donne operate di tumore al seno, osservando un miglioramento del loro benessere psico-fisico generale. Da allora la pratica si sta diffondendo nel mondo. Pagaiare è uno strumento di riabilitazione post-operatoria, ma anche un momento di aggregazione e divertimento condiviso. Ecco come diventare una 'donna in rosa' di Venezia, così come sono definite, e a quali associazioni rivolgersi per iniziare a praticare questa attività sportiva dopo essere state operate di tumore alla mammella nelle cosiddette Breast Unit, le apposite strutture ospedaliere.

La Lilt e le sue Pink Fire

La LILT, Lega italiana per la lotta ai tumori, sede di Venezia, in collaborazione con la Ulss3 e il Canoa Club Mestre dal 2019 ha lanciato il proprio progetto di riabilitazione, dedicato alle donne operate al seno. Il progetto Pink Fire prevede programmazione e assistenza multidisciplinare. Si consente alle pazienti oncologiche di fare pratica sportiva a bordo di dragon boat dopo controlli di vari specialisti. A seguito dell’intervento le donne vengono visitate da un fisiatra che valuta la loro idoneità alla riabilitazione e poi da uno specialista in Medicina dello Sport, che le segue fino alla completa ripresa. Sono quindi avviate allo sport al Canoa Club di Mestre sotto la guida di istruttori federali dopo opportuna preparazione in palestra e in piscina, per evitare effetti collaterali legati ad un'attività impropria.

"La pratica del dragon boat per le donne operate di tumore al seno si è sviluppata in Canada nel 1996 dopo che il dottor Don McKenzie, specializzato in medicina sportiva e fisiologia dell'allenamento all'Università della British Columbia di Vancouver, osservò che la disciplina sportiva apportava un rapido miglioramento dei casi di linfoedema al braccio, il gonfiore post-intervento" spiega Carlo Pianon, presidente LILT Venezia. "Da allora è nata nel mondo la consuetudine di pagaiare. Ma le donne in rosa LILT hanno la particolarità di essere controllate con costanza da un'équipe di specialisti perché vogliamo che siano sempre seguite. Per loro vengono confezionate anche pagaie personalizzate. Ad oggi le partecipanti sono circa 50, ma il numero è in aumento. Per aderire si versa una quota annuale, comprensiva di assicurazione. Chi vuole può provare l'esperienza prendendo parte agli open day". La sede della Lilt Venezia si trova a Mestre in via Premuda 5 (laterale di via Piave) e si può contattare chiamando il numero 041.95.84.43 o scrivendo a legatumori-ve@libero.it.

AVAPO Venezia e le Pink Lioness in Venice

Pink Lioness in Venice è una squadra di dragon boat nata nel 2009, dalla collaborazione tra la Reale Società Canottieri Bucintoro 1882 e il gruppo senologico dell'associazione AVAPO Venezia (Associazione Volontari Assistenza Pazienti Oncologici) anche grazie all’impegno dei campioni olimpionici Daniele Scarpa, ex canoista, e Sandra Truccolo, campionessa paralimpica di tiro con l'arco, esperta anche di canoa. Sulle orme del movimento mondiale “Abreast in a boat”, le Leonesse rosa veneziane si impegnano nelle regate 'rosa' dragon boat e pagaiano insieme nella Vogalonga. Si sono aggiudicate diversi riconoscimenti grazie al loro impegno, tra cui il Premio Panathlon Sociale nel 2014 e nel  2019. Le piccole necessità sportive della squadra (divise, salvagenti, riparazioni delle barche) sono auto-finanziate con produzione e vendita di biscotti. Le Pink Lioness organizzano inoltre eventi per raccogliere fondi devoluti poi ad AVAPO. 

"La nostra squadra ad oggi è composta da 18 donne (di cui 16 operate e 2 supporter) d'età compresa tra i 45 e gli 82 anni. Ci alleniamo due volte la settimana in laguna e possiamo contare su due imbarcazioni: un dragone da 20 posti e un draghino da 10. La partecipazione è del tutto gratuita per le donne che hanno subito un intervento di tumore alla mammella, le supporter devono invece sostenere la quota associativa annuale della RSC Bucintoro" racconta Giovanna Grandi, referente e membro della squadra. "Le Pink Lioness hanno scelto di non dedicarsi all'attività agonistica, ma solo alla mera pratica sportiva terapeutica. Ci impegniamo inoltre nelle attività di sensibilizzazione della popolazione, nella raccolta fondi e nel divulgare il messaggio che c'è ancora vita dopo un tumore. Il dragone è una potente terapia fisica ma anche psicologica: condividere questa esperienza con donne che hanno combattuto o sono alle prese con la stessa battaglia è fondamentale per sentirsi capite e sostenute. Essendo sulla stessa barca, è il caso di dire, e possiamo affrontare insieme con coraggio i momenti di sconforto, aprirci confidando le nostre debolezze e infine tornare a sorridere". Per aderire scrivere, indicando un proprio recapito telefonico a cui essere ricontattate, a: pinklionessinvenice@virgilio.it oppure pinklionesseventi@gmail.com.

Il Trifoglio Rosa di Mestre 

La squadra del Trifoglio Rosa Mestre è nata nel 2011. Ad oggi, nel 2022, è composta da 70 donne, di cui 40 operate di tumore e 30 supporter, che aderiscono al progetto. Il gruppo, composto di atlete d'età compresa tra i 34 e 73 anni, è in continua crescita. Dispone di 2 dragoni da 20 posti e un draghino da 10 posti. Partecipa alle gare agonistiche di dragon boat previste dal calendario nazionale e ad altre iniziative, gareggiando nelle categorie BCS (ovvero Breast Cancer Survivors) e femminile. Si ritrova due volte alla settimana, il mercoledì per allenarsi alla sede della Canottieri Mestre ASD sotto la guida di Massimo Ursotti e il sabato pomeriggio per le uscite in laguna di carattere ludico.

"Tutte le donne possono contattarci e approfittare di tre prove gratuite. Per continuare è necessario poi associarsi alla Canottieri Mestre ASD, associazione proprietaria delle barche che usiamo e delle strutture in cui ci alleniamo. A quel punto si può scegliere di partecipare a livello agonistico o meno" spiega Cristiana Cermeli, presidente Trifoglio Rosa. "In Italia ci sono al momento 40 squadre di dragon boat. In tutto il mondo invece sono in 5000 a praticare questo sport. Il dragon boat è riabilitativo per il busto, si lavora tanto con i muscoli dorsali. E' divertente e si può pagaiare tutto l'anno. E' un'esperienza da provare una volta nella vita, anche se non si soffre di tumore. Di straordinario c'è lo scambio tra chi ha già affrontato la malattia e con la propria la forza, coraggio ed entuasiasmo riesce a trainare chi invece sta ancora combattendo con il male. A bordo nasce un incredibile spirito di sorellanza". Per informazioni chiamare il numero 324.074.74.47 o scrivere a trifogliorosa.mestre@gmail.com. Trifoglio Rosa è anche su Facebook.

Per saperne di più su come scoprire di avere un tumore al seno clicca qui. Per maggiori informazioni sulla mammografia gratuita per le donne tra i 50 e i 74 anni invece, qui.

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