Tumore al seno: cos'è e come prevenirlo

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Ottobre rosa
 

Tumore al seno: cos'è e come prevenirlo

07/10/2022

Il Comune di Venezia mira a sensibilizzare la popolazione femminile sulla prevenzione del cancro alla mammella, uno dei più frequenti tumori che colpiscono le donne. In Italia, riferiscono infatti le stime, si ammala di tumore mammario una donna su otto. Ottobre rosa è la tradizionale campagna realizzata a questo scopo su impulso e con il coordinamento della Presidenza del Consiglio comunale. Il tumore mammario è una patologia curabile, con mortalità in calo, ma è importante puntare sulla diagnosi precoce già in età giovanile.

 Come nasce il tumore alla mammella?

Le cellule della ghiandola mammaria si modificano e si riproducono di continuo nel corso della vita di una donna. Si tratta di un processo regolato da molteplici geni, spiegano gli esperti della LILT, la Lega italiana per la lotta al tumore. Tuttavia l'invecchiamento e alcuni fattori ambientali possono danneggiare questi geni, causando una crescita anomala e incontrollata delle cellule e il conseguente sviluppo di un tumore. Un iter che si svolge nel corso di anni.  Il tumore alla mammella è nella maggior parte dei casi (92%) di origine sporadica. Ma nell'8% dei casi ci potrebbe essere un rischio familiare: il tumore infatti si sviluppa in seguito alla mutazione di alcuni geni, come il BRCa1 e BCa2, "ereditata" con il proprio corredo genetico. Aver ereditato la mutazione non vuol dire aver la certezza di contrarre il cancro, ma avere una predisposizione familiare che espone ad un rischio maggiore.

 I fattori di rischio e la prevenzione

Le strategie di prevenzione si dividono in due tipi: la prevenzione primaria e quella secondaria. La prevenzione primaria, chiarisce la LILT, punta a individuare i fattori di rischio, cioè le cause che contribuiscono a sviluppare un tumore, ed eliminare quelle modificabili. Sono fattori di rischio che è possibile evitare ad esempio: il fumo, l'alcol, il consumo limitato di frutta e verdura, ma anche l'obesità, la scarsa attività fisica e una terapia ormonale sostitutiva (i farmaci a base di estrogeno e progesterone assunti dopo la menopausa per alleviarne i disturbi). La prevenzione secondaria serve invece ad anticipare la diagnosi di tumore e quindi la scoperta della malattia, per poterla curare con terapie meno aggressive.

Come si scopre di avere un tumore al seno?

E' buona norma anzitutto effettuare ogni mese un esame in autonomia, l'auto-palpazione. Un controllo semplice che va eseguito secondo i consigli di un operatore sanitario. In questo video la fondazione Umberto Veronesi ci aiuta a capire come fare. Se notiamo alcuni cambiamenti intervenuti nel tempo dobbiamo informare tempestivamente il medico.

Un'altra regola d'oro per scoprire in tempo la presenza di noduli o altri segni sospetti è sottoporsi ad una visita senologica, ovvero l'esame della mammella eseguito dal proprio medico o da uno specialista.

Un'altra tecnica per diagnosticare in fase iniziale i tumori della mammella è la mammografia. Esiste poi la tomosintesi mammaria, una mammografia digitale tridimensionale ad alta definizione. Insieme alla mammografia possiamo sottoporci ad un'ecografia mammaria e ad una risonanza magnetica mammaria (RMM). Infine menzioniamo i prelievi con ago (agoaspirato e agobiopsia) eseguiti in ambulatorio.

Per saperne di più sulla mammografia gratuita per le donne tra i 50 e i 74 anni clicca quiQui invece per le attività di dragon boat riabilitativo e qui per per saperne di più sulla dermopigmentazione gratuita di areola e capezzolo.

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