Un robot sottomarino per ripulire gli scafi delle imbarcazioni dal biofouling, ovvero l’accumulo di microrganismi come piante, alghe e altre incrostazioni biologiche sulle carene.
E’ il cuore del progetto GreenHull, sostenuto dal programma di cooperazione Interreg V-A Italia-Slovenia finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale, illustrato nel pomeriggio al Salone Nautico. Presente l'assessore comunale all’Ambiente che ne ha sottolineato la valenza al fine della salvaguardia dell’elemento acqua, fondamentale per Venezia, nell’ottica di uno sviluppo della tecnologia “verde” che nei prossimi anni modificherà l’intero sistema del trasporto.
La mission alla base del progetto, come spiegato nel corso della presentazione, è la tutela dell’ambiente dell’alto Mare Adriatico. Il prototipo del robot, infatti, oltre alla pulizia delle incrostazioni degli scafi delle navi si compone di un’unità di depurazione modulare per filtrare i composti inquinanti e gli organismi delle acque di scarto della pulizia prima della loro re-immissione in mare.