Centro Candiani: domenica 10 aprile termina la mostra "Invasion. Viaggio nella fantascienza. 1952-2022 da Urania a Venezia", con uno spettacolo inusuale, un tuffo nel passato, ma con lo sguardo al futuro: un cineconcerto

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Centro Candiani: domenica 10 aprile termina la mostra "Invasion. Viaggio nella fantascienza. 1952-2022 da Urania a Venezia", con uno spettacolo inusuale, un tuffo nel passato, ma con lo sguardo al futuro: un cineconcerto

09/04/2022

Domenica 10 aprile termina la mostra "Invasion. Viaggio nella fantascienza. 1952-2022 da Urania a Venezia", con uno spettacolo inusuale, un tuffo nel passato, ma con lo sguardo al futuro: un cineconcerto. Alle ore 18.00, nell'auditorium del Centro Culturale Candiani, verrà proiettato il film muto "L'Uomo Meccanico" (di André Deed, Fr-It 1921, 43min), con l'accompagnamento musicale dal vivo della band bolognese Earthset.

Si tratta di un film di fantascienza nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna, il primo film in cui compare un robot. Autore ed interprete della pellicola, il francese André Deed affronta, tra i primi al mondo, il tema dell’automa e dei pericoli della tecnologia. Testimonianza dello stretto rapporto tra Italia e Francia agli albori dello sviluppo del Cinema, L’uomo meccanico affascina per la ricchezza di elementi futuristici, impensabili all’epoca di realizzazione del film. Oltre al mostro meccanico, è presente un grande schermo che consente di comandare il robot in tempo reale (una trasmissione televisiva in diretta, quando la televisione era stata appena solo immaginata!). La band Earthset è composta da Ezio Romano [voce, chitarra] // [Luigi Varanese] basso, seconda voce // Costantino Mazzoccoli [chitarra, seconda voce] // Emanuele Orsini [batteria, percussioni]

Ingresso libero sino ad esurimento dei posti disponibili.

Con oltre 2.000 visitatori in pochi mesi, chiude la mostra che celebra i 70 anni della collana “Urania”, al cui primo curatore, Giorgio Monicelli, dobbiamo il termine “fantascienza”. Una parola semplice, traduzione dell’anglosassone science-fiction, che da allora ha accompagnato migliaia di appassionati. Nella mostra realizzata per celebrare questo successo sono state ripercorse le fasi fantascienza in Italia rielaborate attraverso la collana Urania e i suoi curatori. Un percorso legato indissolubilmente alla nostra cultura pop della seconda metà del Novecento. E’ stata accontata anche la storia recente, ma poco conosciuta, della folta pattuglia di giovani appassionati di fantascienza che negli anni ‘50-’60 venne definito il “clan dei veneziani”. Oltre a giornalisti e scrittori questo gruppo annoverava tra le sue fila narratori e cineasti, fumettisti, musicisti e scrittori di teatro. Grazie anche a loro, Venezia diede un contributo originale alla fantascienza nazionale.

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