Teatro La Fenice: "I lombardi alla prima crociata" di Giuseppe Verdi in scena 1, 3, 5, 7, 9 aprile

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Teatro La Fenice
 

Teatro La Fenice: "I lombardi alla prima crociata" di Giuseppe Verdi in scena 1, 3, 5, 7, 9 aprile

30/03/2022

"I lombardi alla prima crociata" quarta opera di Giuseppe Verdi in scena al Teatro La Fenice. Lo spettacolo rientra nella Stagione Lirica e Balletto 2021-2022 e sarà proposto con sopratitoli in italiano e in inglese venerdì 1 aprile 2022 alle 19 (turno A); domenica 3 aprile ore 15.30 (turno B); martedì 5 aprile alle 19 (turno D); giovedì 7 aprile alle 19 (turno E); sabato 9 aprile alle 15.30 (turno C). La prima di venerdì 1 aprile sarà trasmessa in diretta radiofonica su Rai Radio3.

Si tratta di una novità per il palcoscenico veneziano, non essendo mai stata allestita in tutto il Novecento. L'unica rappresentazione a Venezia risale all'Ottocento. L’opera sarà proposta nell’edizione critica curata da David R.B. Kimbell, fedele all’autografo verdiano. Dramma lirico in quattro atti di Temistocle Solera, dal poema omonimo di Tommaso Grossi, "I lombardi alla prima crociata" sarà proposta con la regia di Valentino Villa, le scene di Massimo Checchetto, i costumi di Elena Cicorella, il light design di Fabio Barettin e i movimenti coreografici di Marco Angelilli. La direzione musicale della partitura sarà affidata a Sebastiano Rolli, al debutto sul podio di Orchestra e Coro del Teatro La Fenice e alla guida di un cast composto per i ruoli principali dal basso Michele Pertusi, dal soprano Roberta Mantegna e dal tenore Antonio Poli.

Quarta opera di Verdi andata in scena per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano l’11 febbraio 1843, i "Lombardi" chiude il ciclo di collaborazione con l’impresario Bartolomeo Merelli. Dal punto di vista delle fonti musicali fu come molti altri titoli verdiani, vittima del suo stesso successo. Con il proliferare di copie manoscritte e spartiti per canto e piano, spesso preparati di fretta e soggetti agli interventi di copisti, tipografi e interpreti e con l’interferenza della censura, l’opera è stata eseguita spesso in base a materiali poco attendibili, in cui le scelte compositive e drammatiche di Verdi e del suo librettista, Temistocle Solera, sono travisate, riprodotte in maniera approssimativa o alterate. L’edizione critica preparata da David R.B. Kimbell per "The Works of Giuseppe Verdi / The Operas of Giuseppe Verdi" (University of Chicago Press e Casa Ricordi), costituisce un importante passo avanti rispetto agli spartiti e partiture attualmente disponibili, poiché basata sulla partitura autografa di Giuseppe Verdi, conservata nell’Archivio Storico Ricordi a Milano. Rispetto alla partitura disponibile fino ad ora, centinaia di note sono state corrette, dettagli nelle line vocali sono stati precisati, e indicazioni di tempo, dinamica ed espressione sono state modificate.

Il cast del nuovo allestimento veneziano vedrà impegnati il tenore Antonio Corianò nel ruolo di Arvino; il basso Michele Pertusi in quello di suo fratello Pagano, poi eremita; il soprano Marianna Mappa in quello di Viclinda, moglie d’Arvino; il soprano Roberta Mantegna in quello di Giselda, sua figlia. Mattia Denti sarà Pirro, scudiero d’Arvino; Christian Collia, un priore della città di Milano; Adolfo Corrado, Acciano, tiranno d’Antiochia; il tenore Antonio Poli sarà Oronte, suo figlio; mentre Barbara Massaro interpreterà Sofia, sua moglie. Maestro del Coro Alfonso Caiani.

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