Markus Stenz, tra i protagonisti dei concerti in streaming della Fenice durante l’emergenza pandemica, torna alla testa dell’Orchestra del teatro nel doppio concerto in programma al Teatro Malibran sabato 12 marzo 2022 ore 20 (turno S) e domenica 13 marzo 2022 ore 17 (turno U) nell’ambito della Stagione Sinfonica 2021-2022.
Il maestro tedesco dirigerà due capolavori sinfonici accomunati dalla solida e luminosa tonalità di do maggiore, la Sinfonia n. 41 KV 551 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia n.2 op. 61 di Robert Schumann; mentre, come brano di apertura della serata, sarà proposta la celebre ouverture da concerto Meeresstille und glückliche Fahrt (Calma di mare e viaggio felice) op. 27 di Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847) che trae ispirazione da un dittico liederistico di Johann Wolfgang von Goethe, caratterizzato dal contrasto paratattico tra lo stato di esasperante quiete della bonaccia (Meeresstille) e la felice eccitazione di una traversata via mare (Glückliche Fahrt). Non solo pennellate naturalistiche, ma descrizione delle sensazioni dell'uomo-nocchiero di fronte agli ingestibili eventi della natura.
La fortuna in musica di questo testo si deve soprattutto all'ouverture da concerto mendelssohniana del 1828 (il primo ad accostarvisi fu però Beethoven; seguirono Schubert, Reichardt, Tomášek e l'orvietano Luigi Mancinelli): Goethe nutriva per il compositore affetto e ammirazione, contraccambiati dal ventenne Felix che lo elesse a modello di sensibilità poetica.
«Il secondo movimento della Jupiter è una delle cose per cui vale la pena di vivere», così Woody Allen, nel film Manhattan, riassume la grandezza della Sinfonia n. 41 in do maggiore KV 551: un gioiello nel catalogo di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) terminato nel 1788, tre anni prima della morte del compositore. A quel tempo, il salisburghese era profondamente angosciato dalla morte della figlia Therese di sei mesi, da una situazione finanziaria che si era fatta preoccupante, e dallo scarso successo riscosso dal Don Giovanni a Vienna. Nonostante questa condizione, Mozart dà vita a un brano dall’incredibile solarità e olimpica grandezza, da cui il soprannome attributo postumo dagli editori.
L’approccio di Robert Schumann (1810-1856) alla scrittura sinfonica fu estremamente travagliato. Fino ai trent’anni di età i suoi interessi prevalenti si rivolsero al pianoforte o alla musica da camera, e solo nel biennio 1840-41 cominciò ad affrontare il genere, con la Prima Sinfonia in si bemolle e la Sinfonia in re minore che nel 1851 sarà riproposta come Quarta. La Seconda risale alla fine del 1845: dalla Prima Sinfonia alla Seconda passarono solo quattro anni, ma furono, nell’arco vitale del compositore, decisivi. Il periodo in cui nacque la Seconda Sinfonia fu infatti uno dei più tormentati della vita di Schumann, per il manifestarsi di depressioni, insonnia, rumori ossessivi nell’orecchio, primi sintomi della malattia nervosa che lo accompagnerà fino alla morte.
La nuova composizione sinfonica sarà in do maggiore – non è casuale la coincidenza con la tonalità della Jupiter – proprio perché nacque con l’intento quasi eroico di opporre a quell’incipiente sfacelo una saldezza di classico. Dedicata a Oskar, re di Svezia e Norvegia, la Seconda Sinfonia di Schumann fu eseguita in prima assoluta al Gewandhaus di Lipsia il 5 novembre 1846, sotto la direzione dello stesso Felix Mendelssohn.
Come di consueto, il concerto di sabato 12 marzo 2022 sarà preceduto da un incontro a ingresso libero con il musicologo Roberto Mori, che dalle 19.20 alle ore 19.40 illustrerà il programma musicale. I biglietti per il concerto (da € 10,00 a € 60,00, ridotto abbonati da € 10,00 a € 30,00) sono acquistabili nei punti vendita Vela Venezia Unica di Teatro La Fenice, Piazzale Roma, Tronchetto, Ferrovia, Piazza San Marco, Rialto linea 2, Accademia, Mestre, tramite biglietteria telefonica (+39 041 2424) e biglietteria online su www.teatrolafenice.it.