La tradizionale festa di San Martino

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San Martino festa
 

La tradizionale festa di San Martino

11/11/2020

Il culto per San Martino, vescovo di Tours, nato nel 316 d.C nel territorio dell’attuale Ungheria, è stato portato in Italia dai Franchi ed è riconosciuto in tutto il nostro Paese.

Martino era un soldato e il suo nome deriva da Marte, dio della guerra. Egli aveva però un grande cuore e l’episodio di carità, quando tagliò il suo mantello per darne metà al mendicante sul ciglio di una strada, cambiò profondamente la sua vita. Martino sognò quella notte e vide nel mendicante Gesù; al risveglio ritrovò il mantello integro. Iniziò così la sua conversione al cristianesimo arrivando ad essere vescovo di Tours in Francia.

L’ indole generosa e la sua lotta per la giustizia e la difesa dei più deboli lo resero famoso.

Martino morì l’8 novembre del 397 e il suo funerale si celebrò l’11 novembre, data a metà tra la festa di San Michele Arcangelo (29 settembre) che sconfisse il drago, simbolo del demonio e del male e il Natale (25 dicembre) nacita di Gesù.

L’11 novembre segna simbolicamente la metà del percorso interiore che accompagna ogni cristiano al Natale, mentre, nella tradizione di ogni regione italiana, la ricorrenza si trasforma in una festa popolare.

Le chiese dedicate a San Martino sono molte e in Veneto, in particolare a Venezia, l’attuale chiesa di San Martino risale al ‘500, fu progettata da Jacopo Sansovino, e conserva come reliquia una tibia del santo.

La chiesa di San Martino, nel sestiere di Castello, era il punto d’arrivo di una processione solenne con partenza dalla Scuola grande di San Giovanni Evangelista.

Ogni anno è usanza regalare ai bambini, ma anche ad amici e parenti, il tradizionale cavallo con San Martino in pastafrolla decorata, mentre le strade riecheggiano dei colpi di mestolo dati a pentole e coperchi, da ragazzini radunati in allegri gruppetti.

Inoltre, in molte frazioni del Comune di Venezia, si festeggia San Martino ricordando il cosiddetto "capodanno contadino" consumando per le strade castagne e vino, in un periodo di fine raccolto e di riposo dal faticoso lavoro della terra.

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