Una calle, una storia - “Barbier”

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Ninzioleto "Sotoportego del Barbier"
 

Una calle, una storia - “Barbier”

15/01/2019

 

Nelle calli di Venezia è raro trovare il toponimo “barbier”, malgrado si trattasse di un mestiere assai diffuso e importante quasi quanto quello del medico. Il barbiere era infatti una figura di stimato  professionista. Nella fondamenta di Cannaregio si trova il “Sotoportego del barbier” all'altezza dei civici 957-959.

La Corporazione dei Barbieri, istituita nel 1271, era distinta in diversi Colonnelli ovvero: i barbieri chirurghi che praticavano salassi, estraevano i denti e medicavano piccole ferite; i barbitonsori che tagliavano barba e capelli; i conzaossi, specializzati nella cura delle fratture; i norsini, che curavano le ernie e gli organi genitali; i cavadenti, i dentisti dell'epoca; i stueri, che provvedevano a rimuovere e curare i calli; i braghieri, che operavano le ernie e castravano gli animali; i parrucchieri che entrarono nella Scuola intorno al 1435, ma successivamente si separarono.

Va ricordato che intorno al 1730 i barbieri chirurghi si divisero dall'Arte dei barbieri e ottennero nel 1790 di esercitare legalmente l'attività medica, dopo aver sostenuto un esame, presso il Colegio dei cirologi (chirurghi).

La sede della Scuola, dal 1276, era nella chiesa dei santi Filippo e Giacomo (di cui resta traccia nel toponimo “Campo Ss. Filippo e Giacomo”) ed i patroni erano Cosma e Damiano. Nel 1465 però, visto il costante aumento del numero degli iscritti, il Consiglio dei Dieci permise che la Scuola trasferisse la sua sede nella chiesa dei Servi (sulle cui rovine è stato costruito un edificio oggi adibito a residenza per studenti) fondata su un terreno nella zona di Santa Fosca, a Cannaregio. L'insegna della Corporazione dei Barbieri è conservata al museo Correr.

Una calle, una storia: viaggio tra i toponimi veneziani alla scoperta del passato della Serenissima

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