A Mestre l'intitolazione della rotonda al fondatore di Coldiretti, Paolo Bonomi. Oggi l'inaugurazione con il sindaco Brugnaro

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Rotonda
 

A Mestre l'intitolazione della rotonda al fondatore di Coldiretti, Paolo Bonomi. Oggi l'inaugurazione con il sindaco Brugnaro

11/11/2024

Si è svolta, questa mattina a Mestre, all'intersezione di via Torino con l'ingresso della ciclopedonale di Forte Marghera, la cerimonia di intitolazione della prima rotonda in Italia dedicata a "Paolo Bonomi", fondatore di Coldiretti.

Una celebrazione pubblica, in concomitanza con l'80° anniversario di Coldiretti, che ha visto il sindaco Luigi Brugnaro portare i saluti dell'Amministrazione comunale insieme al vicesindaco con delega all'Agricoltura, Andrea Tomaello, e all'assessore alla Toponomastica, Paola Mar. A testimoniare il profilo di un uomo che ha dato voce a chi non l'aveva, rivendicando i diritti degli agricoltori e difendendo i redditi delle imprese agricole, sono intervenuti anche i vertici della Coldiretti, dal presidente regionale Veneto Carlo Salvan al presidente nazionale Ettore Prandini.

"Se le campagne del Veneto sono oggi patrimonio di eccellenza agroalimentare è frutto della professionalità di quei contadini che per merito della grande legislazione nel dopoguerra con la guida di Paolo Bonomi sono oggi diventati autentici imprenditori agricoli" ha esordito l'assessore alla Toponomastica Paola Mar. Un concetto corale condiviso da tutte le autorità intervenute oggi, nel giorno di San Martino giorno del capodanno agricolo.

"Oggi intitoliamo la prima rotonda in Italia ad un uomo che si è battuto per la libertà - ha esordito il primo cittadino - Questo è un luogo di ritrovo dove abbiamo investito fondi per riqualificare l'area e creare piste ciclabili che potessero collegare diverse zone della città. Qui nelle vicinanze c'è una grande vasca di laminazione, oggi in funzione, che ha lo scopo di mettere in sicurezza Mestre dalle inondazioni. Qui c'è anche un polo universitario che abbiamo collegato con Porto Marghera e il Vega. Con queste parole vorrei collegarmi alla figura di Bonomi, un uomo che ha avuto il coraggio di innovare, ed è proprio l'innovazione alla quale dobbiamo puntare. Ad esempio nell'agricoltura, prestando attenzione alla transizione ecologica che deve essere ottenuta gradualmente attraverso un processo di mediazione del cambiamento e della trasformazione della società. Un altro tema importante è sicuramente la pesca sulla quale devono essere fatte delle serie riflessioni dal punto di vista tecnologico. La tecnologia, infatti, fa luce sull'impatto del cambiamento climatico sulla pesca. Concludo quindi con un augurio di buona fortuna a tutti quanti noi, affinché possiamo trovare quelle soluzioni necessarie e nuove tecnologie in modo tale da avere impatti sempre più positivi sulla sostenibilità ambientale".

Dello stesso tono anche l'intervento del vicesindaco Andrea Tomaello che ha posto l'attenzione sul lavoro di squadra necessario per portare avanti tutte le iniziative volte a valorizzare il comparto dell'agricoltura. "E' importante avvicinare le nuove generazioni al mondo dell'agricoltura e pertanto alla valorizzazione del territorio - ha dichiarato - Agricoltura fa sinonimo con rispetto per l'ambiente e amore verso il proprio territorio".

Presenti all'evento, tra gli altri, l'assessore alla Sicurezza, Elisabetta Pesce e il presidente della Municipalità di Mestre Carpenedo, Raffaele Pasqualetto. Durante la cerimonia è inoltre intervenuta la figlia di Bonomi, Mirjam, che ha rivelato quanto fosse indispensabile per il padre dare dignità ai contadini e quanto si sia dedicato per questa sfida.

“Bonomi ha permesso anche al territorio veneto di avere un futuro - ha detto Carlo Salvan - l'intuizione di costituire la Coldiretti è stata fondamentale perché ha dato forma e struttura a quella che oggi è la seconda regione italiana per produzioni agroalimentari. Miseria e povertà post bellica Grazie alla riforma pensata dal fondatore di Coldiretti sono state soppiantate da diritti e dignità di quelli che erano gli abitanti delle campagne, nonché mezzadri che finalmente si sono trasformati in agricoltori e poi imprenditori agricoli".

“La lezione di Bonomi rappresenta le nostre radici ma deve essere l’esempio per il nostro futuro - ha sottolineato il presidente nazionale Prandini - come ha voluto e ottenuto il fondatore di Coldiretti, dobbiamo continuare a lavorare per la dignità dei nostri agricoltori. Senza dimenticare la pesca, che oggi verte in grande difficoltà. Dobbiamo cercare di attuare la sua lungimiranza e  lavorare anche con le istituzioni europee e monitorare scenari globali per tracciare una traiettoria di futuro senza tralasciare nessun settore produttivo".

Dopo la benedizione di Don Sandro Manfrè, consigliere ecclesiastico di Coldiretti Venezia, è stato scoperto il cartello che riporta l’intitolazione ufficiale della prima rotatoria in Italia dedicata a Paolo Bonomi, fondatore di Coldiretti, associazione che ora si prenderà cura della gestione della rotonda.

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