È stato riprogrammato per sabato 23 gennaio ore 17.30 il concerto in live-streaming di Mario Brunello che, dal Teatro Malibran, nella doppia veste di direttore e solista, si esibirà alla testa dell’Orchestra del Teatro La Fenice nell’esecuzione di pagine di Bach, Mozart e Haydn. Il concerto era stato inizialmente annunciato a novembre ma fu poi sospeso, in via precauzionale, a causa di un caso di positività emerso tra i professori dell’orchestra veneziana. Ora si potrà seguire in diretta web tramite il sito www.teatrolafenice.it e il canale YouTube della Fondazione Teatro La Fenice.
Come per tutti i concerti trasmessi via streaming da un teatro necessariamente a porte chiuse, quello che vedrà protagonista Mario Brunello sarà un evento del tutto particolare, che ‘approfitterà’ dell’assenza del pubblico per un’inedita disposizione scenica degli artisti. In questo specifico caso, il concerto dell’acclamato violoncellista veneto e dell’Orchestra del Teatro La Fenice sarà l’occasione per una nuova inaugurazione del secondo palcoscenico veneziano. Dopo la ristrutturazione generale, ora si potrà ammirare al Malibran una scena di dimensioni raddoppiate rispetto al tradizionale allestimento, grazie all’innalzamento della buca d’orchestra all’altezza del palcoscenico: un set congeniale a fare in modo che solista e orchestra possano esibirsi insieme mantenendo il distanziamento sociale, e allo stesso tempo che il pubblico – una volta che potrà tornare in sala – possa godere di un’acustica ancor più raffinata.
Il programma musicale del concerto è un omaggio al classicismo: dopo un’introduzione con il corale «Zion hört die Wächter singen», in versione strumentale, dalla cantata «Wachet auf, ruft uns die Stimme» BWV 140 di Johann Sebastian Bach, l’Orchestra del Teatro La Fenice diretta da Mario Brunello eseguirà infatti la Maurerische Trauermusik in do minore KV 477 di Wolfgang Amadeus Mozart e la splendida Sinfonia n. 45 in fa diesis minore, nota come Sinfonia degli addii, di Franz Joseph Haydn; nella parte centrale del programma Brunello sarà il violoncello solista del Concerto per violoncello n. 1 in do maggiore di Haydn.
Il concerto si aprirà con il corale «Zion hört die Wächter singen», quarto movimento della cantata «Wachet auf, ruft uns die Stimme» BWV 140 di Johann Sebastian Bach (1685-1750): il celeberrimo estratto dalla composizione sacra che il Kantor creò a Lipsia nel 1731 per la ventisettesima domenica dopo la Santissima Trinità, sarà eseguito in una versione strumentale con due oboi e un clarinetto a sostenere la parte dei tenori.
La Maurerische Trauermusik, la Messa funebre massonica di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791), è uno dei primi brani che il salisburghese compose per la loggia ‘Alla speranza incoronata nell'Oriente di Vienna’, di cui entrò a far parte una volta giunto a Vienna: l’organizzazione massonica era per il giovane compositore un’ottima rampa di lancio per potersi fare strada nella capitale asburgica. Nonostante la sua brevità, il pezzo si annovera tra le più suggestive pagine di musica sacra composte da Mozart, per la fusione tra modi compositivi che si rifanno agli stilemi del gregoriano e una sensibilità compositiva straordinariamente moderna. Risale al luglio del 1785 e fu eseguita dal vivo per la prima volta nel novembre dello stesso anno, in occasione dei funerali dei ‘fratelli’ massoni il duca Giorgio Augusto di Meclemburgo-Strelitz e il conte Franz Esterhazy von Galantha.
Il programma musicale proporrà a seguire due brani di Franz Joseph Haydn (1732-1809), altro grande autore del classicismo. Il Concerto n. 1 per violoncello e orchestra è considerato per inventiva, grazia e vivacità, uno dei più bei concerti per strumento solista composti dall’austriaco. Sebbene non si conoscano con precisione i dettagli della sua genesi, è molto probabile che questa pagina fu composta tra il 1761 e il 1765 per essere eseguita da Joseph Weigl, primo violoncellista della corte del principe Esterházy. Ed è legata alla corte principesca ungherese anche la celeberrima Sinfonia n. 45 in fa diesis minore, nota con la denominazione di Sinfonia degli addii: fu composta da Haydn nel 1772, durante il soggiorno estivo della corte nella residenza di Eszterhaza. Si racconta che i musicisti eseguirono l’ultimo movimento, l’Adagio, spegnendo la candela del proprio leggio, abbandonando ad uno ad uno la sala e lasciando in scena solamente due violinisti: lo stesso Haydn e il primo violino Luigi Tomasini. Un gesto simbolico attraverso il quale i musicisti vollero esprimere al loro signore il fortissimo desiderio di tornare nella loro dimora abituale e dalle loro famiglie a Eisenstadt.
Main partner dell’evento è Intesa Sanpaolo: da diversi anni il Teatro La Fenice di Venezia, con le sue Stagioni Liriche e Sinfoniche, rappresenta un riferimento fondamentale per la vita artistica e culturale degli italiani e non solo. Intesa Sanpaolo, per il terzo anno consecutivo, conferma il sostegno ai suoi spettacoli, dando continuità all'impegno preso con la storica istituzione veneziana, e in generale con il Paese, in un momento in cui l’arte e la cultura sono più che mai necessarie.
Per informazioni 041 2722699 e www.teatrolafenice.it