Polizia municipale: identificati i sei autori della spedizione punitiva di ieri a Rialto

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Polizia municipale: identificati i sei autori della spedizione punitiva di ieri a Rialto

06/07/2016

Non è sfuggito ai due operatori in abiti civili della Sezione Pronto intervento della Polizia municipale di Venezia, di pattuglia ieri pomeriggio a Rialto, il comportamento sospetto di cinque uomini che stavano entrando nel negozio di parrucchiera “New Jolly style”, mentre un sesto uomo rimaneva all'esterno a fare da “palo”.

    Avvicinandosi alla vetrina del negozio, gli agenti hanno potuto constatare che all’interno era in corso un’aggressione a carico di due dipendenti, che, stesi a terra, continuavano ad essere colpiti da calci e pugni ad opera del gruppetto appena entrato; il tutto mentre nel negozio erano presenti delle clienti e altro personale dipendente.

    Fatta irruzione nel negozio, gli operatori hanno immediatamente posto fine al pestaggio riuscendo a far uscire gli aggressori e preservare l’incolumità delle altre persone presenti. Uno degli aggressori è poi stato bloccato dagli agenti della Municipale mentre gli altri riuscivano a darsi alla fuga.

    Sul posto rimanevano al suolo, feriti in maniera seria, i due dipendenti ventenni del negozio, uno dei quali presentava un copioso sanguinamento alla testa mentre un altro lamentava forti dolori alla mano ed alla testa. Sul posto è stata poi fatta intervenire un'idroambulanza che ha trasferito i feriti in ospedale: la prognosi è stata di 40 giorni per frattura di un dito della mano per un dipendente, e di 6 giorni per una ferita lacero contusa al cranio per l'altro.

    A circa un'ora di distanza, forse pensando che la Polizia locale si fosse già allontanata con il fermato, uno degli assalitori, tornato in zona per cercare il cellulare perso durante l'aggressione, è stato fermato dagli operatori. Nel frattempo, tre dei quattro uomini rimasti ancora a piede libero, che si erano recati dai carabinieri di Piazzale Roma per sporgere denuncia di smarrimento del telefono, sono stati trattenuti dal personale dell'Arma sino all'arrivo della Polizia locale e portati al Comando generale in piazzale Roma dove hanno rivelato il nome del sesto e ultimo complice consentendo quindi la sua identificazione.

    I sei cittadini albanesi sono stati quindi deferiti all'autorità giudiziaria per il reato di lesioni volontarie; sarà inoltre oggetto di particolare attenzione la loro posizione sul territorio dello Stato.

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