
Nella tarda mattinata di oggi, intorno alle ore 12, una pattuglia appiedata della Sezione di Polizia Locale di Mestre, impegnata nel presidio dell’area tra i giardini di via Piave e via Sernaglia, è stata avvicinata da una ragazza di 21 anni che ha riferito di essere stata vittima di un furto.
La giovane ha spiegato agli agenti che, mentre si trovava all’interno di un negozio di via Piave specializzato nella riparazione di telefoni cellulari, un uomo - descritto come di colore, con folta capigliatura rasta/dread - approfittando di un suo momento di distrazione, le aveva sottratto il cellulare appoggiato sul bancone, per poi dileguarsi rapidamente. Gli operatori si sono immediatamente recati nell’esercizio commerciale, acquisendo e visionando le immagini del sistema di videosorveglianza interna, e hanno diffuso l’immagine del sospetto alla centrale operativa e alle altre pattuglie in servizio sul territorio.
Ancora una volta, determinante si è rivelato l’utilizzo del sistema di videosorveglianza municipale, che ha consentito di ricostruire gli spostamenti dell’uomo, rintracciato in poco più di un’ora nei pressi di via Cappuccina. Nonostante avesse cercato di cambiare aspetto, facendosi tagliare i capelli in un barbiere di via Gozzi e cambiandosi d’abito, è stato identificato dagli agenti.
Il telefono cellulare è stato recuperato, abbandonato in una siepe, e riconsegnato alla legittima proprietaria. L’uomo, noto alle forze dell’ordine e con numerosi precedenti, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per furto e per porto abusivo di un coltello. Si precisa che il procedimento penale è ancora in corso e la colpevolezza dell’indagato dovrà essere accertata con sentenza irrevocabile.
"Azioni come questa confermano l’importanza del presidio costante del territorio e dell’utilizzo della videosorveglianza per garantire sicurezza e legalità nei nostri quartieri - spiega l'assessore alla Sicurezza, Elisabetta Pesce - Ringrazio gli agenti della Polizia Locale per la professionalità dimostrata e la rapidità con cui sono intervenuti che ha permesso di rintracciare rapidamente il sospetto e restituire il cellulare alla giovane derubata".