La Polizia municipale sgombera dagli occupanti l'ex base dei sommergibilisti dell'Arsenale

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La Polizia municipale sgombera dagli occupanti l'ex base dei sommergibilisti dell'Arsenale

13/09/2016

Questa mattina il Servizio Sicurezza urbana della Polizia municipale di Venezia ha sgomberato l'ex base dei sommergibilisti all'Arsenale, occupata abusivamente da alcune persone provenienti dal Magreb, sospettate di aver rivolto pesanti minacce ad atleti e dirigenti delle società sportive operanti sul posto.

All'operazione, iniziata verso le 8 e durata un'ora e mezza, hanno preso parte quindici operatori di Polizia locale, supportati dal cane antidroga Kuma. Presente  anche il delegato del Sindaco per lo Sport, il consigliere Paolino D'Anna, che, al termine dello sgombero, ha subito informato la Direzione comunale ai Lavori pubblici, affinché provveda a far chiudere gli accessi all'edificio, con reti elettrosaldate o in mattoni, per scoraggiare eventuali nuove occupazioni. Altre verifiche verranno effettuate nei prossimi giorni anche dalla Direzione Ambiente, per accertare l'assenza di pericoli igienici per gli atleti che frequentano i vicini impianti sportivi, dato che l'immobile è stato ridotto in condizioni igieniche decisamente precarie, con immondizia ed escrementi sparsi ovunque sui tre piani dell'ex caserma. 

Nel corso dell'azione sono state sorprese ancora nel sonno altre quattro persone, tre delle quali presumibilmente di origine tunisina e una algerina, ma prive di documenti. Nei locali attigui sono state inoltre rinvenute alcune stagnole con residui di stupefacenti, senza però che Kuma abbia anche trovato sostanze pronte per lo spaccio.

Dopo forti momenti di tensione, i quattro sono stati portati alla sede del Comando Generale a Piazzale Roma, dove sono stati fotosegnalati e sottoposti al prelievo delle impronte: è risultato che hanno tutti precedenti di polizia per spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, l'uomo che manifestato maggiore ostilità ha precedenti per spaccio, carcerazioni e varie segnalazioni per clandestinità, maturati nelle città di Napoli (qui ha anche un divieto di dimora), Bologna e Venezia. Un altro dei fermati ha a carico vari decreti di espulsione ed anche un'espulsione effettivamente eseguita, emessi dalle autorità di Bolzano e Venezia. Per tutti sono scattate le operazioni di espulsione dal territorio nazionale.

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