La Giunta comunale ha espresso parere favorevole alla proposta di intervento edilizio di demolizione con ricostruzione del complesso edilizio della darsena Dec di Via Torino a Mestre. Un intervento che, una volta approvato dal Consiglio comunale, riqualificherà un'area artigianale, prossima al centro urbano, collegata alle principali arterie stradali, ferroviarie e marittime, che partono dal nuovo polo universitario fino alle aree degli ex magazzini e al Laguna Palace.
“Questo progetto - ha dichiarato l'assessore all'Urbanistica Massimiliano De Martin - è un intervento di riqualificazione urbana interessante, sia per la posizione del sito sia per la qualità progettuale che mira da un lato a sviluppare solo una parte dell'intera cubatura disponibile in altezza e, dall'altra, a soddisfare quasi del doppio lo standard a verde. Il progetto si inserisce in un contesto molto più ampio, dando continuità agli investimenti in atto, con i cantieri a pieno regime, in Via Ca' Marcello sino a giungere alla Stazione di Mestre con l'accordo quadro con le Ferrovie che questa Amministrazione non ha assolutamente dimenticato né trascurato. Anzi. E' la dimostrazione che progetti concreti trovano sintonia con le linee programmatiche annunciate nel documento del Sindaco già dallo scorso giugno, venendo incontro non solo al recupero edilizio e urbanistico di un ambito non più consono al tessuto urbano, ma continuando al rilancio dell'economia, dell'edilizia e di tutto il suo indotto e prospettando nuove opportunità di lavoro.”
Il progetto prevede la demolizione del fabbricato esistente con destinazione artigianale (rimessa per le barche e negozio per accessori e ricambi) e la costruzione di un complesso edilizio ad uso commerciale, direzionale e residenziale attraverso l'utilizzo della consistenza esistente e ampliamento con utilizzo dell'indice fondiario e Piano Casa. La destinazione residenziale viene prevista come cambio di destinazione d'uso ai sensi della Legge 106/2011 e art. 14 dela DPR 380/01 che prevede, al fine di promuovere e agevolare la riqualificazione di aree urbane degradate con presenza di edifici a destinazione non residenziale dismessi o in via di dismissioni o da rilocalizzare, il rilascio del permesso in deroga agli strumenti urbanistici, per il mutamento delle destinazioni d'uso, purché si tratti di destinazioni tra loro compatibili o complementari. L'intervento di riqualificazione propone, così, la realizzazione di un basamento sopra il quale si sviluppano due volumi separati sia a livello architettonico che funzionale: una torre residenziale e un blocco direzionale separate da un'area verde comune. L'architettura della torre residenziale, che inclina il suo asse verticale verso Sud Est, si caratterizza per un'eterea facciata che svolge la funzione di una serra bioclimatica. Il blocco direzionale si differenzia per la sua spiccata massività volumetrica: un edificio simmetrico, formato da due blocchi sfalsati collegati da un grande patio aperto centrale. Il basamento del nuovo complesso, che rappresenta il nuovo suolo su cui è costruito l'insieme edilizio, contiene tutta l'area a servizio delle attività (autorimesse, magazzini e vani tecnici) mentre i parcheggi pubblici, la viabilità e il verde pubblico rimangono sostanzialmente a terra.