L’assessore Venturini alla conferenza finale del progetto europeo TEMVI contro il traffico di minori

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L’assessore Venturini alla conferenza finale del progetto europeo TEMVI contro il traffico di minori

07/07/2016

“Sono molto felice di essere qui a commentare questi importanti risultati, ma soprattutto di confermare l’impegno della Città di Venezia nel territorio comunale e, se possibile, anche oltre, per una maggior conoscenza di questi fenomeni e per un rafforzamento delle azioni di contrasto”. È con queste parole che l’assessore comunale alla Coesione sociale, Simone Venturini, è intervenuto oggi a Palazzo Franchetti alla presentazione del report finale del progetto europeo TEMVI.

Il progetto “Trafficked and exploited minors between vulnerability and illegality” (TEMVI), finanziato dalla Commissione europea e coordinato dal Centro di ateneo per i diritti umani dell’Università di Padova, è un progetto biennale dedicato allo studio, alla formazione e allo sviluppo di pratiche operative multi-agenzia sul tema delle situazioni di grave sfruttamento e tratta di minori collegate alle attività criminali forzate.

Il Comune di Venezia ha partecipato al progetto in veste di partner, attuando le varie fasi della sperimentazione attraverso il prezioso lavoro del Servizio protezione sociale e umanitaria. All’iniziativa hanno partecipato diversi soggetti italiani e stranieri degli altri paesi aderenti (Romania, Ungheria e Francia) e istituzioni nazionali, tra cui la Direzione nazionale antimafia, oggi presenti.

Dopo una prima fase di ricerca, analisi del fenomeno e scambio d’informazioni tra i soggetti coinvolti, il progetto ha previsto una sperimentazione nell’area del Triveneto che ha consentito, nel primo semestre 2016, di intercettare sul territorio comunale 14 minori vittime di economie illegali forzate (12 di loro impiegati nell’attività di borseggio e 2 destinati al traffico di stupefacenti). I minori sono stati poi inseriti in strutture di accoglienza protette.

“Questi risultati – ha spiegato l’assessore Venturini – confermano che  dietro un fenomeno visivo percettibile, come la prostituzione o in questo caso il minore dedito ad attività illecite, si nascondono poi altri mondi rappresentati da reti criminali di sfruttamento. Il contrasto di questi fenomeni rappresenta un obiettivo da perseguire con impegno e costanza, in collaborazione con Magistratura e Forze dell'Ordine”.

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