Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha partecipato questa mattina a Ca' Giustinian alla giornata di studi sul tema del rinnovamento e della riqualificazione di grandi zone industriali e costiere, promosso dalla Biennale di Venezia nell'ambito del progetto speciale “Reporting from Marghera and Other Waterfront”’, allestito nel Padiglione di Forte Marghera.
Esperti direttamente coinvolti nei più interessanti e innovativi processi di rigenerazione urbana di grandi aree industriali–portuali dismesse, hanno raccontato le loro esperienze fornendo utili riferimenti anche per i principali casi italiani come l’area di Bagnoli e di Porto Marghera.
A margine del dibattito, a cui sono intervenuti tra gli altri il presidente della Biennale, Paolo Baratta e il presidente dell'Autorità portuale, Paolo Costa, il sindaco di Venezia ha illustrato quali siano i progetti dell'Amministrazione comunale sul futuro di Porto Marghera.
“L'Amministrazione - ha dichiarato il primo cittadino – ha le idee molto chiare sull'area di Porto Marghera, per la quale ha individuato tre grandi funzioni: lo sviluppo portuale con il sostegno del progetto off shore che consentirebbe l'arrivo delle navi oceaniche. L'obiettivo è rilanciare la grande alleanza dei porti dell'Alto Adriatico, creando un sistema integrato: Venezia, insieme a Ravenna, Monfalcone e Chioggia rappresenterebbe il versante occidentale; Trieste, con Capodistria e Rijeka il versante orientale”.
“La seconda funzione – ha aggiunto il sindaco Brugnaro - è quella industriale e manifatturiera, in chiave 4.0. Il comitato per i 100 anni di Porto Marghera, di cui chiederò la proroga per almeno tre anni, dovrà lavorare su una progettualità, raccontando come Porto Marghera possa diventare una risorsa per tutta l'area metropolitana. Marghera può essere ancora un grande volano per l'economia e attrarre investitori, che già stanno manifestando il loro interesse”.
“Il terzo progetto – ha concluso il sindaco - è di carattere sociale e prevede la restituzione di una zona di Porto Marghera alla città: la parte storica può svilupparsi in altezza ed essere trasformata in uffici, residence, strutture ricettive, luoghi per il divertimento, consentendo a Marghera di ritrovare il mare”.