
Dal 25 al 31 luglio la Sala Palazzo della Provvederia di Mestre accoglie “Bellezza, Passione, Amore e Arte”, mostra personale di Anna Urbani De Gheltof. L’esposizione, che rientra nel palinsesto “Le Città in Festa” del Comune, è organizzata dalla D'E.M. International Venice Art Gallery, in collaborazione con L'Oasi di Winofsk e la partnership di AVA. (Associazione Veneziana Albergatori), a cura di Elena Petras Duleba, Gallerista, International Art Cultural Manager.
Anna Urbani De Gheltof è una pittrice di origini padovane, che ha lavorato e vissuto sempre a Mestre. È nipote dell’artista Giuseppe Urbani De Gheltof, che sul soffitto del secondo piano del Palazzo della Provvederia ha realizzato un affresco che rappresenta la città di Mestre. Anna ha insegnato a lungo materie letterarie e ha frequentato un corso di specializzazione in Storia dell’Arte, oltre alla Scuola libera del nudo di Venezia.
La sperimentazione di Urbani De Gheltof è continua e ispirata, senza esitazioni, la pittura è la sua attività elettiva, scelta come espressione intima ed efficace, che con un sapiente uso del segno e del colore, riesce a dare forma al sentimento, alla fantasia e al sogno. Con i suoi lavori, non si limita a dare forma a visioni ispirate ed emozioni, ma delinea una poetica in costante evoluzione. Simboli, ricordi, situazioni, paesaggi, personaggi, emozioni, tanti armoniosi colori e una rara sensibilità, tutto questo va a popolare le opere di quest’artista, che ci raccontano sempre qualcosa di coinvolgente, su una vita vissuta a stretto contatto con l'arte, la cultura e la bellezza.
Nella Sala Palazzo della Provvederia verranno esposte una quarantina di opere di varie dimensioni, soprattutto ritratti femminili e alcune lavori legati alla fase dell’astrattismo lirico. Sono eleganti, ricche di significati, spunti e suggestioni, nate da una sensibilità e una cultura non comuni.
La mostra, che è a ingresso libero, sarà aperta tutti i giorni della settimana con i seguenti orari: 10-12 / 16-19. Sabato 26 luglio alle 18 è in programma l’inaugurazione, presentata dallo storico e critico dell’arte Maurizio Favaretto.