A Forte Marghera la premiazione dei vincitori di "Artefici del Nostro Tempo" e l'inaugurazione della mostra collettiva

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A Forte Marghera la premiazione dei vincitori di "Artefici del Nostro Tempo" e l'inaugurazione della mostra collettiva

12/06/2025

L’arte giovanile protagonista a Venezia, palcoscenico internazionale per i partecipanti della sesta edizione del concorso “Artefici del nostro tempo”. Taglio del nastro questo pomeriggio al Padiglione 29 di Forte Marghera che ospiterà fino a dicembre la Collettiva degli artisti under 35.

Qui, dal prossimo mese di novembre, approderanno anche le opere realizzate dai vincitori della rassegna, ora esposte all'interno del Padiglione Venezia, ai Giardini della Biennale, nell'ambito della 19^ Mostra Internazionale di Architettura.

Il Padiglione 29 di Forte Marghera a Mestre, oramai riconosciuto come uno dei luoghi deputati alla creatività, all’arte e alla musica giovanile e in continua espansione ospiterà, dal 12 giugno a fine dicembre, l’esposizione collettiva delle opere di tutti gli artisti selezionati dalla seconda alla decima posizione e, a chiusura della Biennale Architettura, anche delle opere vincitrici assolute di “Artefici del nostro tempo 2025”.

Nel sottolineare come Artefici sia entrato a pieno diritto nel novero dei concorsi più prestigiosi e non solo per il numero dei partecipanti, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha ricordato che “con questa iniziativa confermiamo ancora una a volta il nostro impegno nel sostenere giovani talenti, promuovendo l’arte contemporanea in tutte le sue forme. Questo concorso è il simbolo di una Città che guarda al futuro, che crede nel merito come strumento di opportunità e crescita. Ringrazio ancora una volta in primis i giovani che hanno creduto in noi e che hanno partecipato al concorso, ringrazio i curatori, le istituzioni e tutti quelli che lavorano dietro le quinte". Brugnaro ha poi aggiunto: "Oggi siamo qui a Forte Marghera, un luogo che rappresenta la storia di Venezia, e da qui riparte la sfida di difendere la cultura a livello internazionale e che nel corso degli anni, grazie agli investimenti che questa amministrazione ha fatto, è diventato un luogo accogliente e fucina per i giovani . Le vostre opere appartengono al patrimonio pubblico e resteranno in dote a Venezia che, voglio ricordare, sosterrà sempre le nuove generazioni”.

Alla premiazione sono intervenuti, oltre al primo cittadino, la dirigente Area Attività Museali della Fondazione Musei Civici Chiara Squarcina, il commissario del Padiglione Venezia Maurizio Carlin, il dirigente del Settore Cultura Michele Casarin, la dirigente responsabile Muve Elisabetta Barisoni e il presidente della Fondazione Forte Marghera Stefano Mondini.

"In tutte le edizioni, i giovani artefici non sono stati solo conservati ma anche valorizzati ed esposti in grandi mostre, organizzate dalla stessa Fondazione, a Venezia e al Centro Culturale Candiani di Mestre, seguiti nei loro successi espositivi e promossi in Italia e a livello internazionale, attraverso gli Istituti italiani di cultura all’estero", ha precisato Elisabetta Barisoni. "Una fitta rete di collaborazioni ha portato il Concorso a crescere negli anni, adattandosi alle diverse emergenze del nostro tempo e, di volta in volta, alle Biennali che si sono succedute. Anche le categorie hanno seguito il flusso del tempo, cercando di intercettare le discipline più vicine alla libera creatività dei giovani che, anche attraverso questo concorso, si affacciano al mondo dell’arte. In quest'ottica e con questa visione di crescita, nuovi spazi sono stati creati da MUVE per i giovani artisti: a dicembre dello scorso anno abbiamo aperto a Mestre l’Emeroteca dell’Arte, luogo di creazione e produzione dove lavorano 13 artisti ospitati negli atelier messi a disposizione da Fondazione Musei Civici di Venezia, 10 dei quali parte del bando congiunto con Bevilacqua La Masa", ha concluso la dirigente.

Alla cerimonia hanno preso parte sia gli artisti vincitori assoluti che quelli selezionati per le sette discipline.

“Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva” è il tema, non semplice e di grande attualità, fonte di vivace dibattito culturale, della prossima Biennale di Architettura, intorno al quale i candidati sono stati chiamati a disegnare le loro ipotesi progettuali ed a suscitare riflessioni sullo scenario attuale, attraverso la loro espressione creativa e la trasposizione in originali forme d’arte.

L’edizione 2025 del concorso ha proposto 5 discipline artistiche, per ognuna delle quali, dopo la chiusura delle iscrizioni, sono state nominate le giurie composte da esperti ed artisti noti al pubblico e provenienti da prestigiose istituzioni culturali, dall’ambito della critica e della storia dell’arte, della cultura e della curatela museale.

La categoria espressiva con maggior partecipazione in termini di iscritti è stata "Opera", che ha richiamato il 50% degli iscritti complessivi, seguita da "Immagine", con il 25%, e "Narrazione" con il 15%. A seguire "Street Art" e "Vetro". Il concorso conferma la sua attrattiva a livello internazionale con iscritti dalle molteplici provenienze. Per l’Unione Europea troviamo Francia, Regno Unito, Ungheria, Romania, Croazia e Bulgaria; tra i paesi extra UE rappresentati troviamo Cina, Argentina, Colombia, Ucraina, Iran, Uzbekistan, Marocco, Russia e Albania.

Di seguito le opere classificate dal 1° al 3° posto, per ogni categoria.

Street Art

1. Borgato Erica, con l’opera Connessioni 2. Collettivo Machinezero di Enrico Forghieri e Lorenzo Cordioli, con l’opera ROOT:S 3. Stellin Irene, con l’opera Sito Dinamico

Vetro

1. Simioni Linda, con l’opera Simbiosi Collettiva 2. Vimercati Francesca, con l’opera Amurianum 3. Lonardi Marco, con l’opera Omoestasi minerale

Immagine

1. Ceselin Lucrezia, con l’opera Biomimesi 2. Segato Maurizio, con l’opera Wherever the sea lies 3. Wu Yirong, con l’opera Uscita

Opera

1. Aleksandr Vladimirovich Nuss (nome d’arte), con l’opera It's not right but it's no more body: a visual being 2. Collettivo: IRE-ERE di Ettore Vezzosi e Chiara Capuana con Marco Goi, con l’opera Standby 3. Mazzariol Carlotta, con l’opera Maddalena non ascolta

Narrazione

1. Bernabè Matteo, con l’opera Mi salverò parlandoti 2. Antonello Enrico, con l’opera POINTS OF VIEW 3. Natale Alessia, con l’opera n'ata figlia

Per visualizzare le graduatorie complete delle 10 opere selezionate per ogni categoria, si rimanda alla pagina dedicata al concorso sul sito del Comune di Venezia, dove verranno a breve pubblicate. https://www.comune.venezia.it/it/content/artefici-nostro-tempo-2025

Il concorso "Artefici del nostro tempo" è una iniziativa del Comune di Venezia realizzata in collaborazione con Fondazione Musei Civici di Venezia, Fondazione Forte Marghera, Vela Spa e Venis Spa.

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