
L'intervento del sindaco Brugnaro alla tappa veneziana del Festival dello Sviluppo Sostenibile
13/05/2025"Siamo consapevoli di come Venezia e la sua Laguna siano in prima linea nei cambiamenti dovuti alla crisi climatica". Così il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro è intervenuto, questa mattina nella Sala delle Colonne di Ca' Giustinian, sede della Biennale, in occasione della 9. edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile dal titolo: "Via col vento (caldo)? Città e patrimonio artistico di fronte alla crisi climatica".
Presenti, tra gli altri, anche Enrico Giovannini, già ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, attuale direttore scientifico dell'ASviS e Carlo Ratti, curatore della 19. Mostra Internazionale di Architettura.
Il Festival, organizzato dall'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ETS (ASviS), in collaborazione con la Biennale di Architettura, sensibilizza ogni anno fasce molto ampie della popolazione sui temi della sostenibilità (economica, sociale e ambientale) e l'Agenda 2030.
"Venezia e il suo paesaggio lagunare - ha dichiarato il primo cittadino - sono il risultato di un processo dinamico tra l'uomo e il suo ecosistema. L'elemento di congiunzione è rappresentato proprio dall'acqua nelle sue diverse forme: di superficie e sotterranea, dolce e salata (con le conseguenze corrosive), di risorgiva e di sorgente. Tengo a ricordare che lo scorso 3 ottobre 2020, in piena epoca Covid, per la prima volta, Venezia è riuscita a fermare il mare. Il Mose ha tenuto l'acqua, eccezionalmente alta, fuori dalla Laguna. Un evento non isolato, che si è poi ripetuto per altre 100 volte, continuando a ripetersi".
Il sindaco Brugnaro ha poi voluto sottolineare i molteplici investimenti fatti negli anni in politiche di mitigazione degli effetti climatici, ovvero 'finanza climatica'. "Abbiamo realizzato - ha proseguito - grandi idrovore e vasche di laminazione per garantire la sicurezza idraulica della terraferma veneziana, oggetto di fenomeni di tropicalizzazione del clima, come trombe d'aria, mareggiate e bombe d'acqua. Tra gli interventi di miglioramento ricordo quello inerente al sistema acquedottistico di Venezia, risalente al 1872, e l'Accordo di programma per la realizzazione del parco fluviale del Marzenego, esempio pratico su come recuperare le aste fluviali per valorizzare il tratto di fiume che attraversa il territorio. Invece, con il progetto 'Venezia Città Campus' vogliamo attirare in città giovani studenti provenienti da tutta Europa, offrendo loro sempre più servizi. Crediamo inoltre nell’idrogeno, abbiamo aperto il primo distributore pubblico, ordinato già 90 autobus sempre a idrogeno con il relativo impianto di produzione".
In particolare Brugnaro ha ricordato quanto l'ingegno del passato e quello attuale di Venezia sia stato, e continui a essere, il suo motore d'innovazione, portandola oggi a diventare "la più antica città del futuro" aperta al confronto. "Venezia ha avviato un dialogo con altre città che condividono le stesse emergenze e responsabilità. Penso a Odessa, con cui stiamo scambiando buone pratiche per il recupero post-bellico, e a Bangkok, con cui stiamo lavorando a un gemellaggio per la gestione delle acque, perché condividere esperienze significa moltiplicare soluzioni", ha concluso il primo cittadino ricordando che il prossimo 29 maggio, fino al 2 giugno, si terrà il Salone Nautico, dove si parlerà, tra gli altri argomenti, di sostenibilità e di ambiente, mettendo al centro quello che si definisce "oro blu".
Partito lo scorso 7 maggio, il Festival dello Sviluppo Sostenibile proseguirà fino al 23 maggio, facendo tappa in diverse città d'Italia per concludersi a Roma, con la consegna alle istituzioni dei risultati della manifestazione.