Anche quest’anno, per la settima volta, il Laurentianum di Mestre si arricchisce di un’opera d’arte. Rinnovando quella che è oramai una tradizione, iniziatasi nel 2018, l’Associazione “Il Circolo Veneto” ha infatti donato alla Parrocchia di san Lorenzo il quadro vincitore del terzo premio dell’ultima edizione del Premio Mestre di Pittura, da essa promosso.

    La cerimonia ufficiale di consegna di “Something’s in the Water” un’olio su tela del giovane artista Nikko Mundacruz, si è tenuta questa mattina, alla presenza, tra gli altri, della presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, del parroco del Duomo, don Gianni Bernardi, del presidente del Circolo Veneto, Cesare Campa, dell’autore dell’opera, Nikko Mundacruz, del coordinatore organizzativo del Premio, Christiano Costantini, del critico e storico dell’arte, nonché segretario della giuria del concorso, Marco Dolfin.

    “Questo è oramai – ha sottolineato nel suo intervento di saluto la presidente Damiano – un appuntamento fisso e molto atteso, reso possibile dalla lungimiranza del ‘Circolo Veneto’, che non solo ha fatto rinascere il Premio, facendogli raggiungere un altissimo livello sia a livello di partecipazione che di qualità, ma lo fa vivere tutto l’anno, con eventi come questo, avvicinandolo ancora di più alla città. Ed è bello e importante anche che venga data ai giovani talenti l’opportunità sia di farsi conoscere, che, nel contempo, di arricchire con le loro opere tutta la nostra comunità.”

    Il Premio Mestre di Pittura è promosso da Il Circolo Veneto APS assieme alla Fondazione dei Musei Civici di Venezia, con la collaborazione della Accademia di Belle Arti di Venezia e la Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa, e con il sostegno del Comune di Venezia. Da sette anni l’opera vincitrice del terzo premio viene donata al Duomo di Mestre e annualmente viene collocata presso la sala del Laurentianum, antico luogo prestigioso della città, ricco di storia ma anche viva sede di cultura dei nostri giorni.

    Le sette opere donate costituiscono oramai una collezione di pubblica fruizione, con la prospettiva di incrementarsi negli anni, rinnovando, nella nostra contemporaneità, la cura estetica dei luoghi pubblici, e favorendo la trasmissione, attraverso l’arte pittorica, di messaggi vari ed articolati di artisti di ogni età e di ogni provenienza.