Si è tenuto questo pomeriggio, a Palazzo Labia, il convegno dal titolo: "Venezia...città aperta", organizzato dalla Fondazione Leone Moressa e Fondazione Venezia per la ricerca sulla pace, patrocinato dall'Università Ca'Foscari inserito all'interno del palinsesto de "Le Città in Festa".
L'appuntamento ha voluto essere un'opportunità per mettere a confronto le strategie e le politiche adottate da istituzioni, dalla città e da tutti gli altri attori coinvolti sul tema della realtà urbana di Venezia, da sempre punto d'incontro e luogo di proficuo scambio tra culture diverse.
Dopo i saluti istituzionali portati dall'assessore all'Università e alla Promozione del territorio, Paola Mar, si sono susseguiti quattro interventi, prima del dibattito finale, a cura di Chiara Tronchin della Fondazione Leone Moressa, Antonio Marcomini, prorettore dell'Università Ca' Foscari, Caludio Scarpa, presidente dell'Associazione Veneziana Albergatori e Antonio Calò della Fondazione per la ricerca sulla pace. Presenti, tra gli altri, anche il presidente della Municipalità di Venezia Murano Burano, Marco Borghi.
"Con questo convegno - ha esordito l'assessore Mar - vogliamo analizzare la situazione di Venezia sotto diversi punti di vista, sia sotto l'aspetto multiculturale, ma anche dal punto di vista universitario, turistico e per finire, come città di pace e di esempio per il futuro incerto che stiamo vivendo. Puntiamo a raddoppiare la rete degli studentati presenti in città, si tratta di un lavoro corale portato avanti da tutte le istituzioni, con l'obbiettivo di aumentare anche la capienza dei poli di insegnamento. Mentre, per quanto riguarda il tema sulla multiculturalità, Venezia da sempre si caratterizza per il suo spirito di accoglienza e questa convivenza multietnica la rende una città di pace dove la responsabilità di ciascun cittadino è quella di creare i presupposti di una prospettiva stabile di pace e di convivenza civile".
Durante l'incontro si è parlato di "inverno demografico", nello specifico, è stato ribadito che Venezia ha perso 20 mila abitanti in 20 anni, mentre i Comuni limitrofi continuano a registrare trend positivi. Un calo registrato in tutte le aree del Comune di Venezia, dovuto perlopiù ad un saldo naturale negativo dove il numero dei morti supera quello dei nati.
Il convegno rientra nel progetto "Venezia multietnica: bambini e giovani protagonisti" nell'ambito delle attività della XX settimana di azione contro il razzismo.