La Giunta comunale nella sua ultima seduta, su proposta del sindaco Luigi Brugnaro, ha approvato la delibera riguardante gli indirizzi per la sessantesima esposizione internazionale d’arte “Foreigners Everywhere”, nonché per l’organizzazione e l’allestimento al Padiglione Venezia nel periodo 20/4-24 novembre 2024 dell’edizione 2024 del concorso “Artefici del nostro tempo” riservato ai giovani artisti . Il Padiglione Venezia, curato da Giovanna Zabotti con Maurizio Carlin come commissario, si intitolerà "Sestante Domestico": uno strumento di ricerca attraverso la storia e il nostro io, la natura e l’amore, tra le poesie di Franco Arminio, le opere di Pietro Ruffo, di Safet Zec, di Vittorio Marella, di due giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e con un osservatorio particolare fornito dagli “artisti in partenza” del concorso Artefici del Nostro Tempo.
L’esposizione vuole essere questo: l’esplorazione di una condizione non geografica, non di lingua, non sociale ma affettiva, di ricerca di sé e della propria completezza emotiva e sentimentale. Entrare nello spazio espositivo significherà penetrare nelle radici della propria natura, per cercare una consapevolezza anche di ciò che non può rappresentare “casa” perché lontano ed estraneo. Il focus della mostra sarà rappresentato dall’idea di evidenziare la dimensione del sentirsi a casa per rispondere al tema più generale proposto da Adriano Pedrosa “Foreigners Everywhere- Stranieri ovunque”.
“Sono davvero onorata ed emozionata di essere stata nominata curatore del Padiglione Venezia in questa 60esima Esposizione Internazionale d’Arte, ringrazio il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, per avermi dato questa possibilità: la mostra sarà un alternarsi di poesia e pittura, di passato, presente e futuro con cui speriamo di emozionare e far riflettere tutte le persone che lo visiteranno” commenta Giovanna Zabotti, curatrice del Padiglione Venezia.
All’esterno del Padiglione Venezia è previsto anche l’allestimento di una grande vasca composta di fiori e luci che ospiterà una scultura di Koen Vanmechelen e sarà contornata da sedute dove i visitatori potranno soffermarsi e che diventerà una sorta di giardino delle riflessioni.