Centro Maree: accordo di collaborazione tra il Comune di Venezia e l'Università di Padova

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Centro maree Venezia
 

Centro Maree: accordo di collaborazione tra il Comune di Venezia e l'Università di Padova

07/09/2023

La Giunta comunale nella sua ultima seduta, su proposta dell’assessore all’Università Paola Mar, ha approvato la delibera che prevede un accordo di collaborazione tecnico-scientifica tra Comune di Venezia e Università di Padova, dipartimento di ingegneria industriale.

Nello specifico l’università di Padova chiede il supporto del Centro Maree per condurre in collaborazione attività di ricerca e scambio di informazioni, che possono includere, ma non necessariamente essere limitate a:  

  •     scambio di informazioni e dati (ove non soggetti a vincoli di riservatezza) sulle correnti sottomarine nella zona lagunare di Venezia e dintorni;  
  •     condivisione delle conoscenze sull’innovazione tecnologica e le tecniche di misura relativamente all’idroelettrico e all’ambiente lagunare;  
  •     attività di ricerca e sviluppo per la definizione di tecnologie innovative per la produzione di energia in zona lagunare;  
  •     collaborazione tra il personale delle due Parti per valutare congiuntamente e identificare potenziali zone applicative di tecnologie di interesse e/o di sensoristica;  
  •     messa in comune di risorse osservative e scientifiche di comune interesse;  
  •     installazione - coordinata congiuntamente tra le parti - di strumentazione aggiuntiva di monitoraggio in stazioni in-situ;  
  •     eventuale formazione su specifiche tematiche energia-mare.

“Il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova coordina il progetto H-Hope 'Hidden Hydro Oscillating Power for Europe' finalizzato a sviluppare e applicare innovativi sistemi di recupero di energia idroelettrica da sistemi di tubazioni esistenti, corsi d'acqua e canali - sottolinea l’assessore Mar - All’interno di tale progetto vorrebbe progettare e sperimentare dei generatori di energia innovativi sfruttando le correnti marine all’interno della Laguna. Il lavoro è innovativo in quanto fino ad ora si sono sfruttate correnti di importanza non trascurabile, quelle invece presenti all’interno della Laguna sono mediamente alquanto contenute. Se il progetto avesse un risultato positivo, ciò aprirebbe la strada per l’auto-alimentazione di diversi apparati presenti lungo i canali lagunari. Con questo progetto pertanto si vuole vedere se si riesce a ricavare energia anche dalle piccole correnti, anche poca energia magari per accendere una "lampada di segnalamento" e ammortizzare i costi non sulla quantità massiva di energia ma sulla diffusione del prodotto. Idea interessante proprio in questa nuova fase di transizione ecologica”.

All'inizio degli anni '70, il Comune di Venezia istituì il primo servizio di osservazione delle maree per segnalare, con una sirena posta sul campanile di San Marco, l'avvicinarsi di gravi eventi. Nel 1980 fu istituito quello che è nuovo servizio, il Centro Previsioni e Segnalazioni Maree, con il compito di garantire alla cittadinanza la massima informazione sulla marea ed un efficace e tempestivo servizio di allarme, in caso di acqua alta eccezionale. Per assolvere tali compiti il Centro si è progressivamente arricchito di sistemi sempre più perfezionati, raggiungendo un notevole livello di prestazione nel monitoraggio, nella previsione e nell'informazione. La presenza di personale qualificato assicura la capacità di agire direttamente su tali strumenti e di modificarli adeguatamente, realizzando quella sinergia tra ricerca scientifica e pubblica amministrazione, così necessaria nell'affrontare i problemi ambientali. 

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