Un cavallo, questa mattina, all’interno delle scuole “Giulio Cesare” e Battisti” di Mestre, che ha sfilato, a passo di marcette, nei cortili dei due istituti. Un equino di cartapesta di colore blu, pronipote di quel “Marco cavallo”, realizzato mezzo secolo fa all’interno del manicomio di Trieste, su idea dell’allora direttore Franco Basaglia, che doveva idealmente contenere tutti i desideri e i sogni dei ricoverati, e portare all'esterno un simbolo visibile e rappresentativo dell'umanità allora “nascosta” e “misconosciuta” dei manicomi.

    Un simbolo di inclusione, nella lunga lotta per l’apertura delle Case di cura, che è tornato a vivere per rappresentare il lavoro compiuto da un’associazione l’ “Ensemble Vittoria”, in collaborazione con le scuole secondarie di primo grado “Giulio Cesare” di Mestre e “Adele Zara” di Oriago e il Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, rivolto ai ragazzi con disabilità.

    I giovani musicisti si sono esibiti questa mattina, davanti ai loro coetanei, sotto la direzione del loro maestro, Angelo Dolce, alla presenza, tra gli altri, anche dell’assessore comunale alle Politiche educative, Laura Besio, e della dirigente scolastica, Michela Manente.

    “Questa – ha sottolineato nel suo saluto l’assessore – è la scuola che ci piace, capace di uscire dalle aule e proporsi al territorio con iniziative importanti e significative come questa.

    Una scuola che sa trattare temi di attualità, con un linguaggio però semplice e coinvolgente, come è ad esempio questo, che ha come filo conduttore la musica.”