È davvero una proposta artistica originale ed insolita quella che sarà portata in scena dagli artisti del Teatro La Fenice per lo spettacolo del 2 maggio alle ore 19.30 al Teatro Toniolo, inserito nella XXXVII Stagione di musica da camera e sinfonica di Mestre 2022/2023, organizzata dal Settore Cultura del Comune di Venezia, in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica di Mestre.
Sarà rappresentato l’Historie du soldat, con musica di Igor Stravinskij e libretto di Charles-Ferdinand Ramuz (adattamento teatrale in lingua italiana). Un’opera da camera di straordinaria novità, per pochi strumentisti (a vista, in scena), ma allo stesso tempo dotata di un’orchestrazione eccezionale, che dà l’impressione che la compagine musicale sia davvero enorme, e di una drammaturgia profonda e graffiante: il soldato, nel rapporto con il diavolo, finisce per essere ciascuno di noi. Non è una storia di guerra, ma riflette profondamente il sentimento della guerra. Stravinskij compose l’Historie du soldat nel 1918, alla fine della prima guerra mondiale, quando l’Europa pensava a rinascere dal primo conflitto mondiale. Nessuno, o forse pochissimi, intuirono il progressivo disastro che avrebbe portato di lì a due decenni al secondo conflitto mondiale. Scrisse quest’opera per sette strumenti, una voce recitante e un danzatore per un motivo pratico, oltre che drammaturgico: avere una composizione di impatto fortissimo, ma allo stesso tempo snella, adatta ad andare in tutte le piazze, rifacendosi alla tradizione dei teatri ambulanti. Con una scenografia quasi inesistente, addirittura da portare in baule o in valigia. E vinse la scommessa, costruendo un lavoro solidissimo e allo stesso tempo trasportabile e ‘leggero’. Sedotti dal lato umano del soldato, che rincorre un desiderio mortale di felicità e soddisfazione, Stravinskij e Ramuz creano questo Faust in miniatura. Sospeso tra farsa, presente e archetipo teatrale, il Faust di carta straccia recita il proprio gioco teatrale.
Il presupposto di questo lavoro è la curiosità, la sperimentalità, il desiderio di aprirsi alle nuove esigenze di essenzialità e di chiarezza. La provenienza della musica ammicca a varie nazionalità, dal ragtime nordamericano al tango argentino, dalle fanfare svizzere al paso doble spagnolo, dai corali e preludi bachiani al valzer viennese. Solo il motivo del violino, che simboleggia l’anima del soldato, conserva una chiara intonazione russa. Tutti questi fattori così eterogenei si compongono dando vita a uno dei lavori più omogenei e più originali di Stravinskij, la cui prima rappresentazione avvenne il 28 settembre 1918 al Teatro di Losanna.
informazioni, www.culturavenezia.it/toniolo