Una mostra per celebrare il movimento della “Scuola di Burano” che nel 1910-12 si formò spontaneamente per merito dei pittori Moggioli, Gino Rossi, Scopinich e Semeghini sul modello di quello bretone di Pont-Aven. Da domani, 18 marzo, fino al 30 aprile, negli spazi della galleria di P.za San Marco sarà possibile visitare gratuitamente la mostra “Venezia e la sua Laguna. La scuola di Burano e il premio Burano”, un’antologia delle opere d'arte vincitrici delle quattro annate storiche del Premio Burano (1946-56) contestualizzate all’interno di un panorama più ampio della pittura di paesaggio lagunare dei maestri fondatori della celeberrima e omonima Scuola.
L’inaugurazione dell’esposizione, molto partecipata, si è svolta questo pomeriggio alla presenza della presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano, insieme alla consigliera Francesca Rogliani. Presenti inoltre Bruno Bernardi e Michele Casarin, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Bevilacqua La Masa; Chiara Squarcina e Elisabetta Barisoni, per la Fondazione Musei civici veneziani; Piero e Jacopo Scarpa, Giovanni Alliata di Montereale ed Ettore Merkel in rappresentanza del Centro Culturale Laguna, che ha promosso e curato l’esposizione.
Nelle sale della galleria di Piazza San Marco si alternano circa settanta opere, provenienti, oltre che dalla Fondazione Musei Civici, da numerose collezioni private. In mostra anche qualche novità legata al vedutismo proto-novecentesco dei primi biennalisti, da Pieretto Bianco a Ferruccio Scattola, da Pietro Fragiacomo ai pittori triestini oltre che opere di Gennaro Favai che a Parigi visse a contatto di Monet e Mondrian e quadri di Rodolfo Paoletti e Bepi Longo.
Una prima mostra dedicata a queste opere venne inaugurata nel 2015 nel Museo del Merletto di Burano e durò fino al 2018. “Questa nuova e più ampia esposizione - è stato rimarcato - vuole sottolineare come e quanto ci sia bisogno di una stabile valorizzazione museale delle opere d'arte della Scuola di Burano e di quelle più significative del suo Premio. Così facendo ci auguriamo possa nascere in futuro l'edizione di un Premio Burano a livello internazionale".
Un auspicio espresso anche dalla presidente Damiano che ha parlato di “Una mostra che valorizza un patrimonio inestimabile artistico e culturale di Venezia e dell’Isola di Burano, che con la sua luce, i suoi colori, la sua magia è stata fonte di grande ispirazione per i pittori che hanno gravitato intorno alla Scuola di Burano e in particolare all’omonimo premio. L’isola di Burano non parla solo di storia ma di grande arte: la pittura, la musica di Baldassare Galuppi e il merletto, di cui in questa esposizione troviamo qualche esemplare e di cui sosteniamo la candidatura a patrimonio Unesco".
La mostra – è stato sottolineato - si inserisce nell’ambito delle proficue collaborazioni tra la Fondazione Bevilacqua La Masa e la Fondazione Musei Civici di Venezia, tese a valorizzare dal punto di vista storico-artistico la pittura di area veneziana del Novecento, opere e autori le cui narrazioni si intersecano con la storia dell’Istituzione stessa.
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INFORMAZIONI
VENEZIA E LA SUA LAGUNA.
LA SCUOLA DI BURANO E IL PREMIO BURANO (1946-56)
apertura: dal 18 marzo al 30 aprile 2023
orari: dal mercoledì alla domenica, dalle 10.30 alle 17.30
apertura speciale: martedì 25 aprile 2023, dalle 10.30 alle 17.30
ingresso: libero
info: www.bevilacqualamasa.it, info@bevilacqualamasa.it, 041 5207797