Il Consiglio comunale, nella seduta odierna, ha approvato una mozione all’unanimità per esprimere una posizione fermamente contraria all'esclusione degli impianti sportivi di Venezia insulare e isole come sedi di gioco di gare e di campionati di qualsiasi sport e di qualsiasi categoria.
“Sempre più spesso – si legge nel provvedimento - le organizzazioni di sport amatoriale decidono, per motivi di asserita scomodità, di non accettare come sedi di gioco i campi situati in laguna, escludendo di fatto dai campionati le squadre veneziane iscritte o obbligando quest'ultime a indicare come campo per le loro gare casalinghe un impianto di terraferma”. Tale decisione – viene precisato – determina “una discriminazione territoriale non accettabile, che svilisce non solo le società coinvolte ma tutta la città veneziana, in pieno contrasto con gli stessi principi che lo sport insegna”.
Per questo motivo il Consiglio comunale ha dato mandato di integrare il punto 5 del codice Comportamentale dello sport e dell'associazionismo sportivo del Comune di Venezia, in cui si parla del ripudio di ogni forma di illegalità, corruzione, doping, manipolazioni dei risultati, scommesse illegali, violenza, razzismo, bullismo (Etc.) con il rifiuto della "discriminazione territoriale e legata alla località della sede di gioco.
L’Assemblea s’impegna inoltre ad interagire con gli enti/federazioni interessati allo scopo di migliorare le condizioni logistiche e organizzative anche in ambito sportivo in occasioni di gare ed eventi, ad esempio con prezzi di parcheggi convenzionati tramite accordi con i gestori o con l'istituzione di park scambiatori, in modo da permettere spostamenti efficaci e veloci.