Da mercoledì 1 a mercoledì 15 febbraio la Sala Palazzo della Provvederia ospita “Spazio cromatico”, mostra personale del pittore Mauro Modin, che vive e lavora tra Venezia e Milano. La mostra, che rientra nel palinsesto de “Le Città in Festa”, sarà aperta tutti i giorni con orario 10-12 / 16-20. L’ingresso è gratuito.

La pittura di Modin, secondo l’analisi di Paolo Rizzi, è «gestuale, convulsa, financo frenetica: cui fa riscontro, appunto, un bisogno sempre più pressante di ricomporre la visione, di riportarla alle fonti dell'intelletto. La libertà lancinante del segno, la forza simbolica del colore, l'alternarsi di luce e ombre, lo snodarsi della forma verso agganci e incastri, lo schiumare stesso della pittura, l'aprirsi continuo dell'orizzonte interpretativo: tutto riconduce ad un modo nuovo di proporre l'immagine visiva». Modin ama lavorare sulla juta, filato morbido ma ruvido, coriaceo da pentrare. La sua grumosità ben si presta come “spazio” per le cromie sulle quali ha concentrato la sua attenzione pittorica. La juta consente la sottile arte della sottrazione, dell’omesso, ossia il levare strati di pittura precedentemente posizionati, così da ottenere un gioco di bilanciamento. Tracce, segni, grovigli, apparentemente casuali, diventano un viaggio guidato dall’emozione.