A Mestre c'è, ormai da tre anni, una maratona che ad ogni edizione diventa sempre più sentita e partecipata. Una maratona, promossa da “Mestre Mia”, in collaborazione con il Comune e varie associazioni del Terzo settore, che non si corre però fuori, sulle strade, ma, venerdì prossimo, dalle 10 alle 19, si svolgerà all'interno dell'M9, per testimoniare la vicinanza della nostra comunità ad un tema caldo, e purtroppo sempre drammaticamente di attualità, come quello legato alla violenza sulle donne.
La manifestazione, che fa parte degli eventi proposti da “Novembre Donna”, è stata presentata questa mattina, all'M9, con una conferenza stampa a cui hanno preso parte, col presidente di "Mestre Mia", Andrea Sperandio, la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, le vicepresidenti dell'associazione “Cantiere delle Donne”, Silvia Pittarello e del Panathlon International Mestre, Marta De Manincor, la presidente dell'associazione “Trifoglio rosa”, Cristiana Csermely.
Su un canovaccio ormai consolidato, che prevede un susseguirsi di testimonianze, riflessioni, interventi di studiosi, esperti, operatori del settore, Forze dell'Ordine, personalità della politica e della cultura, si alterneranno momenti di spettacolo, con musica dal vivo, video, balletti, poesie.
Due le grosse novità di questa edizione: la partecipazione dei giovani, con tre classi di studenti degli istituti “Giulio Cesare” e “Stefanini” che saranno presenti al Candiani, e la possibilità per i cittadini non solo di poter seguire la maratona in streaming dal sito di “Mestre Mia”, ma anche di assistervi e parteciparvi dal vivo.
“Sono tre – ha sottolineato la presidente Damiano – le parole 'chiave' che vogliamo lanciare col 'Novembre Donna', e con questa manifestazione, che ne è una dei suoi fiori all'occhiello, per combattere quella che è una vera piaga sociale, purtroppo sempre drammaticamente di attualità: i dati riferiti a quest'anno parlano già di 104 femminicidi compiuti in Italia, di fatto uno ogni tre giorni.
Le tre parole sono 'prevenzione', sensibilizzazione', 'formazione', perché le donne vittime di violenza devono trovare tutti gli strumenti, e le persone, che permettano loro di uscire dalla loro situazione e rifarsi una vita. Per fortuna nel nostro territorio molte cose si sono fatte e si stanno facendo: sono nate associazioni che supportano le donne, ed è molto attivo il Centro antiviolenza del Comune. Possiamo sicuramente affermare che qui le donne si sentono un po' meno sole quando devono affrontare la loro battaglia: invitiamo perciò chi sta vivendo questa situazione a non aver paura di uscire allo scoperto per farsi aiutare.”