Protezione civile: il vicesindaco Tomaello in piazza Ferretto con i volontari per la campagna nazionale "Io non rischio"

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il vicesindaco agli stand
 

Protezione civile: il vicesindaco Tomaello in piazza Ferretto con i volontari per la campagna nazionale "Io non rischio"

15/10/2022

Due giorni in piazza per divulgare la cultura di protezione civile e far conoscere i rischi e le buone pratiche da attuare in caso di situazioni di pericolo. Si svolge in piazza Ferretto, a Mestre, oggi e domani, sabato e domenica 15 e 16 ottobre, la campagna informativa "Io non rischio" che vede coinvolti agli stand rappresentanti di associazioni e organizzazioni, coordinati dal supporto di 25 operatori di Protezione civile del Comune di Venezia. Per l'Amministrazione presente il vicesindaco con delega alla Protezione civile Andrea Tomaello. Con lui il presidente della Municipalità di Mestre Carpenedo Raffaele Pasqualetto.

Ai tavoli in piazza i cittadini vengono informati sui rischi nei casi di evento sismico, alluvione e maremoto. Per l'edizione 2022 ai gazebo sono presenti dei traduttori per agevolare la comunicazione con cittadini di diverse nazionalità, in particolare ucraina e bengalese, ma anche esperti di Lis, la lingua italiana dei segni. "Io non rischio" è una manifestazione di carattere nazionale, giunta alla dodicesima edizione. Ogni anno vede scendere in campo in tutta Italia migliaia di volontari appartenenti a oltre 800 organizzazioni.

"Un weekend che sugella la settimana della Protezione civile in città - ha dichiarato Tomaello - che ha visto anche la prova sirene coordinata a Marghera e che punta a sensibilizzare la cittadinanza sull'attuazione di comportamenti appropriati e responsabili, volti alla tutela delle stesse persone, ma anche dell'ambiente e del territorio. Ringrazio i volontari che incontrano i cittadini e li informano, con la novità, quest'anno, dei traduttori in lingua straniera e dei segni, nell'ottica di una sempre maggiore inclusione".

“Io non rischio” è promossa e realizzata da: Dipartimento della Protezione civile, Ingv-Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Anpas-Associazione nazionale pubbliche Assistenze, ReLuis-Rete dei Laboratori universitari di Ingegneria sismica e Cima Research Foundation. L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento anche di Aipo – Agenzia interregionale per il fiume Po, Arpa Er – Agenzia regionale per la prevenzione e l’ambiente dell’Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, Cami-Lab – Laboratorio di Cartografia ambientale e Modellistica idrogeologica dell’Università della Calabria, Cima – Centro internazionale in monitoraggio ambientale, Irpi – Istituto di ricerca per la Protezione idrogeologica e Ispra – Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale.

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