"La Fenice è giovane": in vendita i biglietti riservati agli under 35 per il concerto di domenica 30 ottobre al Teatro Malibran diretto da Dmitry Matvienko

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Dmitry Matvienko Teatro Malibran
 

"La Fenice è giovane": in vendita i biglietti riservati agli under 35 per il concerto di domenica 30 ottobre al Teatro Malibran diretto da Dmitry Matvienko

25/10/2022

Il concerto dell’Orchestra del Teatro La Fenice diretto dal giovane talento bielorusso Dmitry Matvienko in programma sabato 29 ottobre alle 20 al Teatro Malibran turno S è praticamente tutto esaurito. Restano in vendita i biglietti per la replica di domenica 30 ottobre alle ore 17 riservata agli under 35. L’appuntamento vede il maestro Matvienko, nato a Minsk nel 1990, dirigere la compagine veneziana nella Sinfonia in re maggiore n. 104 Hob.I:104 Londra di Franz Joseph Haydn e nella Sinfonia n. 1 in sol minore op. 13 Sogni d’inverno di Pëtr Il’ič Čajkovskij.

Con il concerto diretto da Dmitry Mtvienko si rinnova dunque l’apprezzatissima super-promozione "La Fenice è giovane": la replica di domenica 30 ottobre sarà infatti riservata agli under 35, che potranno acquistare il titolo di accesso per soli 10 euro. Inoltre, durante l’intervallo del concerto i giovani potranno partecipare all’estrazione di un biglietto valido per due persone che consentiranno di assistere alla serata inaugurale della Stagione 2022-2023, con la rappresentazione di Falstaff di Giuseppe Verdi diretto da Myung-Whun Chung; il vincitore riceverà inoltre un buono acquisto del valore di 500 euro da spendere in un Outlet di Noventa di Piave.

«Iniziative del genere sono sempre più apprezzate e ci vengono continuamente richieste – commenta Fortunato Ortombina, sovrintendente e direttore artistico della Fondazione Teatro La Fenice – basti ripensare al consenso riscosso dalle ultime serate dedicate ai giovani nell’ambito della Stagione Sinfonica, i concerti diretti da Joana Carneiro e Robert Trevino, che hanno visto una sala della Fenice pienissima e calorosissima. Siamo fermi nella convinzione che i ragazzi più giovani siano in grado di apprezzare la musica e l’opera: ciò che conta è coinvolgerli nel modo giusto e dare loro l’occasione per scoprire nuovi repertori e nuove esperienze di ascolto. L’entusiasmo che raccogliamo da loro è il nostro maggiore stimolo a proseguire su questa strada».

I biglietti per la recita under 35 del concerto diretto da Dmitry Matvienko al Teatro Malibran, sono in vendita presso le biglietterie Venezia Unica di Teatro La Fenice e Mestre ma anche presso la biglietteria online attiva sul sito www.teatrolafenice.it.

La Sinfonia in re maggiore, l’ultima del catalogo di Franz Joseph Haydn (1732-1809), è anche l’ultima – la dodicesima – scritta dal compositore per il pubblico londinese. Fu presentata nella stagione dei Concerti dell’Opera il 4 maggio 1795, al King’s Theatre. Abbandonato il servizio principesco degli Esterhàzy ed entrato nell’agone del mercato musicale nella più grande città dell’Occidente, il compositore austriaco si trovò di fronte a un pubblico in prevalenza borghese, e questo lo portò da una parte ad accentuare gli elementi popolari della sua scrittura, dall’altra, raccogliendo i frutti di un magistero pluridecennale, a rendere più raffinata la propria arte compositiva per ciò che concerneva la logica dell’elaborazione tematica, con grande apprezzamento del pubblico inglese, che giudicò quasi ‘shakespeariana’ la commistione dei livelli di stile, il gioco dei contrasti anche bruschi, l’oscillazione tra solennità sublime e scherzo.

La Sinfonia Londra di Haydn sarà accostata al primo lavoro sinfonico di Pëtr Il’ič Čajkovskij (1840-1893). Iniziata nel 1866 e presentata per la prima volta al pubblico di Mosca da Nikolaj Rubinštejn due anni dopo, questa partitura fu ‘corretta’ ancora una volta dall’autore nel 1883 e solo in quel momento definita nella versione che si ascolta oggi. La vivacità dell’invenzione tematica, con dinamiche cangianti, si sviluppa su un tessuto armonico di grande raffinatezza, che non esclude la presenza di temi tratti popolari e del folklore. Čajkovskij, fin da questo lavoro, intendeva così indicare quella strada da lui poi sempre percorsa, che univa la difesa dello spirito nazionale alle conquiste delle forme occidentali.

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