Il gruppo Veritas organizza due eventi per celebrare i 110 anni dell’acquedotto di Mestre: una tavola rotonda per conoscere la storia e l’attuale struttura della rete idrica e una mostra fotografica che testimonia la fase di costruzione e sviluppo della rete acquedottistica di Mestre nei primi decenni del Novecento. Tavola rotonda e mostra, aperte a tutta la cittadinanza, nascono per sensibilizzare sull’importanza della risorsa idrica e dell’infrastruttura che la rende sempre disponibile nelle nostre case, ricordando il ruolo fondamentale degli acquedotti nel fronteggiare le problematiche igienico sanitarie che affliggevano la maggior parte degli abitanti delle città italiane sino agli inizi del 900. La tavola rotonda è fissata per giovedì 27 ottobre alle 17 al chiostro del museo M9. La mostra, allestita nello stesso luogo, rimarrà visitabile tutti i giorni, gratuitamente, fino al 2 novembre.

L’acquedotto pubblico di Mestre fu inaugurato il 27 ottobre 1912, dopo tre anni di lavori. La città all’epoca contava circa 18.000 abitanti. La sua portata iniziale era di 2.000 metri cubi al giorno, poi diventati 3.000.

Oggi l’acquedotto di Mestre e della terraferma misura 887 km e ogni anno eroga circa 27 milioni di metri cubi (27 miliardi di litri) di acqua potabile.  L’intento delle celebrazioni, in un contesto globale di cambiamenti climatici e crisi idriche, è quello di porre l’attenzione sull’acquedotto come opera ingegneristica fondamentale per il miglioramento delle condizioni di salute, di benessere e qualità della vita delle persone, e sull’acqua come risorsa preziosa da preservare con cura. Spesso infatti, in contesti di abbondanza idrica come il nostro, la sua disponibilità viene data per scontata, ma è necessario sottolineare il grande lavoro messo in campo a livello professionale e industriale per prelevarla, potabilizzarla e distribuirla in modo efficiente e sostenibile.